Ottanta chili di riso, 600 bottiglie di vino e 4 ore di risate, brindisi e chiacchere. Si consumata cos, fra un bicchiere di vino e un ottimo piatto di risotto, la grande cena che a met luglio ha trasformato corso San Pietro e corso Italia ad Abbiategrasso in un enorme ristorante all’aperto, con una tavolata lunga 300 metri attorno alla quale hanno trovato posto 660 commensali. Hanno aperto ufficialmente la festa le campane delle chiese di San Pietro e di Santa Maria Nuova, che un quarto d’ora dopo le 20, agli ordini di don Luigi Volpi, hanno chiamato a raccolta gli abbiatensi. La cena, un omaggio alla cucina lombarda, si aperta con un antipasto di salumi selezionati dalla Coldiretti ed proseguita con un profumatissimo risotto alle zucchine con timo e gamberi di fiume. Niente cibi precotti: ai tavoli sono stati serviti solo piatti caldi preparati al momento dagli chef degli Amici del Palio, che per servire a dovere 660 affamati commensali hanno dovuto organizzare tre diverse cucine all’aperto: una in un cortile di corso Italia, un’altra nel parco della Fossa viscontea e l’ultima in un altro cortile di corso San Pietro. Il servizio ai tavoli stato eccellente e ha potuto contare sulla bravura e l’affiatamento di 40 camerieri. Uno staff composto interamente da volontari. Accanto a loro c’erano i gruppi degli Alpini e della Cappelletta. "E’ stato un successo – dice l’assessore Adolfo Lazzaroni, artefice della festa insieme alla Fondazione per la Promozione dell’Abbiatense -. A tavola con noi c’era anche gente che veniva da Milano, come gi successo con la Notte dell’Amicizia. Ripeteremo l’iniziativa l’anno prossimo". La cena si conclusa dopo circa 3 ore con una fetta di torta alle fragole, ma brindisi e risate sono proseguiti fino a dopo mezzanotte. La festa non finisce qui.
IL CLIMA CAMBIA, CARTESIO NO
Un Carnaroli produttivo e molto stabile che fa della precocità una marcia in più