Si semina pi riso in Italia, ma non quel che richiede il mercato. A prestar fede al sondaggio preventivo che l’Ente Nazionale Risi realizza prima di ogni stagione di semina l’ettarato dovrebbe crescere del 1,5% rispetto allo scorso anno e del 5,4% rispetto alla superficie di base. Se pur vero che la superficie nazionale a riso dovrebbe attestarsi intorno a 231.500 ettari, sembrerebbe che a beneficiare dell’investimento siano proprio quei risi di tipo tondo che i listini hanno premiato ma che l’industria dolciaria internazionale, proprio a causa del loro prezzo, oggi non sembra pi intenzionata ad acquistare in Italia. L’Originario e i suoi fratelli passerebbero da poco meno di 48.000 ettari a 50.000, con un aumento del 4,4%. I medi resterebbero sostanzialmente stabili (+350 ettari) mentre i lunghi A crescerebbero del 3,8% (+4.000 ettari). Si sarebbe potuto fare di pi per i risi da risotto (lunghi A), mormora l’industria, per quanto l’aumento di Arborio-Volano e Carnaroli oltre che dei parboiled Loto e Ariete-Drago non la rattristino di certo. Invece bigio l’umore degli industriali di fronte alla diminuzione del 5% (tremila ettari in meno) degli indica (lunghi B), n basta a rallegrarli l’aumento dei parboiled.
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