La settimana si conclude con la festività di Ognissanti, motivo per cui la consueta seduta di borsa del venerdì a Mortara non si è tenuta. L’ultimo bollettino disponibile risale quindi a martedì pomeriggio a Milano, privo di aggiornamenti rilevanti, ma con alcune conferme importanti.
VIALONE NANO, PAGANINI E SIMILARI MOLTO RICHIESTI
Oltre alle indicazioni già emerse sui gruppi Roma e Carnaroli, viste inizialmente venerdì scorso e confermate nei listini delle borse piemontesi a inizio settimana (LEGGI), si confermano i 45 €/q lordi per Diva PV e similari e i 100 €/q lordi per il gruppo Vialone Nano. Per il primo gruppo le borse di Novara e Vercelli presentavano delle discrepanze nelle quotazioni ufficiali; nel caso del Vialone Nano, invece, la dicitura era assente dai listini come da prassi. Il Vialone Nano è coltivato poco in Piemonte, mentre è più diffuso in Lombardia e in altre zone della Penisola dove la risicoltura ha uno sviluppo più puntiforme. Per questo, un listino d’interesse nazionale come quello di Milano rappresenta un indicatore affidabile per questo settore, sebbene i 100 €/q lordi segnalati possano già risultare inferiori ai prezzi attuali di scambio.
Paolo Ghisoni, noto mediatore pavese, ha dichiarato di recente sulla pagina Facebook Rice Up —dove analizza abitualmente il mercato— che il Vialone Nano e la nuova varietà Paganini sono molto richiesti, con le industrie disposte a pagare fino a 110 €/q lordi. Ciò nonostante un incremento della superficie coltivata in questa campagna. Queste varietà, tuttavia, data la loro elevata sensibilità, hanno affrontato diversi problemi nello sviluppo agronomico in una stagione particolarmente complessa come quella trascorsa.
SELENIO E CARNAROLI VERSO L’APPREZZAMENTO
Tutte le altre voci di listino rimangono stabili, ma la domanda e l’offerta continuano a non bilanciarsi. La prima è forte, mentre la seconda è ridotta e ancora impegnata nelle operazioni di raccolta, che procedono con difficoltà e sono state completate per circa il 75%. Nonostante ciò, i trasferimenti hanno registrato un ritmo meno lento del previsto (VEDI), con un valore complessivo sotto la media del periodo di circa il 7% e in linea con i valori visti due anni fa. La situazione varia nei diversi segmenti e resta in evoluzione, tuttavia per due voci a listino si prospetta un incremento di valore.
Per Selenio e il gruppo Carnaroli, gli operatori in settimana hanno riferito voci di prezzi maggiori di circa 5 €/q lordi. Questi risi, così come i gruppi Roma e Arborio, non dovrebbero essere abbondanti nel mercato attuale, a causa della riduzione significativa delle superfici coltivate e delle difficili condizioni agronomiche. Le varietà da risotto sono state colpite in modo particolare dalla maggiore incidenza del brusone, essendo mediamente molto suscettibili a questa patologia, oltre ad essere risi a ciclo lungo in un’estate “breve”. Selenio patisce le semine ritardate, sempre in riferimento a settembre ed ottobre meno caldi del solito e molto piovosi, ed in termini qualitativi la forte suscettibili alla macchia, maggiormente incidente con risi in molti casi allettati e grande umidità. Autore: Ezio Bosso
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