Circa cento milioni di euro. Sono i soldi che servono per realizzare le opere di manutenzione “evolutiva” del canale Villoresi e della sua rete. Undici sarebbero in arrivo ma la maggior parte di questi fondi va ancora trovata. Quanto sia urgente mettere mano al patrimonio irriguo del Milanese e del Pavese lo ha chiarito il direttore generale del consorzio Est Ticino Villoresi Valeria Chinaglia, presentando i progetti in corso, durante la cerimonia per i 140 anni dalla costruzione del canale, a Somma Lombardo, nei giorni scorsi.
Si parla di manutenzione evolutiva del tratto terminale con rifacimento di sponde e fondo canale, risezionamento, introduzione di traverse di regolazione e automazione. L’obiettivo è quello di recuperare le perdite (5mc/s), sussidiare il Naviglio Martesana in caso di carenza idrica, aumentare la produzione idroelettrica con una nuova centrale a foce Adda, introdurre un nuovo sistema di regolazione dei canali. Sono state progettate traverse automatizzate e completamente abbattibili nei tratti critici dei 2 navigli per distribuire l’acqua in tutta la rete, adottare turnazioni irrigue, consentire la navigazione e la fruibilità delle alzaie e del paesaggio anche con disponibilità idriche molto ridotte. Ecco le slide del direttore, presentate al convegno: Presentazione-Panperduto-140-anni-DG (1)
Nel dettaglio, leggi i documenti ETVilloresi sugli interventi:
INTERVENTI-DI-BACINIZZAZIONE-DEI-NAVIGLI-
INTERVENTI-DI-ADEGUAMENTO-E-IMPERMEABILIZZAZIONE-DEL-CANALE-VILLORESI- (1)
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