Mercato stabile nelle seduta di borsa di lunedì e martedì. Le variazione proposte nei listini sono allineamenti a valori già proposti in precedenza (leggi l’ultima analisi), ad eccezione del passo in avanti di Vialone Nano.
QUOTAZIONI CONSOLIDATE
In sala di contrattazione la domanda si mostra selettiva. Alcuni comparti risultano richiesti, altri vivono un contesto di mercato pesante, con pochi compratori disponibili. L’industria, tuttavia, non sembra interessata a spingere al ribasso nessuna delle quotazioni attuali. Il gruppo con più mercato rimane quello dei lunghi B ma gli scambi non sono molti. I risicoltori non sono decisi a vendere alle cifre proposte in questo momento, confidando in un prossimo passo in avanti a 50 €/q lordi. Situazione simile per i lunghi A da parboiled, richiesti ai 50 €/q lordi attuali ma poco venduti dai produttori, che vorrebbero qualcosa in più.
Buona domanda ma scarsa offerta anche per Baldo e similari, comparto che aveva registrato un deprezzamento venerdì, da 80 a 75 €/q lordi, non confermato in queste sedi. Ciò potrebbe essere accaduto per un numero di scambi ridotto, come testimoniato dalla dicitura nominale sul listino di Vercelli. Per questo gruppo la disponibilità è minima, come per S. Andrea e similari e Vialone Nano. La quotazione di quest’ultimo è la prima a far registrare un segno + da diverso tempo nei listini, che porta il prezzo di un riso coltivato quasi esclusivamente tra Mantova e Ferrara a 110 €/q lordi.
MENO DOMANDA PER TONDI E RISI DA RISOTTO
I segmenti di mercato meno richiesti rimangono i tondi e i risi da risotto. Per i primi l’unica varietà a cui le riserie si interessano pare essere Selenio, a 55 €/q lordi. Le altre risultano difficili da vendere ai 50€/q lordi a listino, ad eccezione di Centauro e Sole. Dopo il passo indietro di Terra, confermato a Novara, sembra prossimo il calo di Omega, già scambiato a 45 €/q lordi ma con quotazione invariata per numero ridotto di scambi, come evidenziato dalla dicitura nominale a Vercelli. Per questi risi, nonostante un investimento di superficie calato del 20% nel 2023, la disponibilità è maggiore rispetto agli ultimi 2 anni, a causa di una rimanenza importante dalla scorsa campagna.
I gruppi Roma e Arborio sono stabili a 60 €/q lordi ma con pochi scambi. La domanda non sembra molto interessata a questi risi da interno ma anche l’offerta non vende di buon grado a questo prezzo. La situazione più difficile rimane quella del gruppo Carnaroli, soprattutto per le varietà meno apprezzate dall’industria di trasformazione presenti in griglia. La sedi più severe sono Milano e Vercelli, che quotano i similari a 55 €/q lordi, mentre Novara mantiene i 60 €/q lordi. Questa discrepanza ed il bollettino di Mortara che si poneva nel mezzo rendono chiaro come i prezzi allo scambio siano vari, essendo varia la qualità merceologica delle partite. Rimane una disponibilità record, che potrebbe influire anche nel prossimo mercato come accade oggi per i tondi.
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