La saggezza rurale ottimizzava tempi e formalità. L’annata agraria è sempre diversa dall’anno solare. San Martino non è solo un Santo per il mondo rurale, un grande Santo per altro. Si tratta dela fine di un anno e l’inizio di una nuova annata agraria.
Anche nella gestione della risorsa irrigua, e nel governo delle riserve, l’11 novembre rappresenta un momento di cambio, finisce una stagione e comincia un nuovo scenario. Qui coabitano eventi meteoclimatici e scelte umane. Dall’11 novembre è necessario accumulare la risorsa che servirà per la prossima stagione irrigua, stoccarla per eventuali emergenze delle culture vernine e soprattutto ragionare già da ora per la primavera e l’estate del 2024.Gli eventi delle scorse settimane, che hanno determinato i noti danni in Toscana, hanno permesso di avere un buon accumulo lacuale. Tuttavia, non dimentichiamo mai che il lago Maggiore pieno, in assenza di afflussi significativi, si svuota, nei mesi estivi, in poco più di un mese.
Dal 16 novembre il livello di regolazione del lago Maggiore, stando al sito laghi.net, sarà portato a 1.50 m sullo zero idrometrico di Sesto Calende. In questi giorni, in pieno rispetto del protocollo gestionale, si sta scaricando acqua per riportarlo a 1 metro. Speriamo, dalla prossima settimana, di avere afflussi, e riduzione di deflussi, compatibili con il raggiungimento di tale livello idrometrico. Poi, dal 15 marzo 2024 si dovrà riportare il livello idrometrico a 1 metro. E’ la fase di scarico ottimizzata sia dal punto di vista idroelettrico, sia irriguo. Fino ad allora è importante sia salvaguardato l’accumulo massimo raggiunto.
Siamo all’inizio di una nuova annata agraria e il proposito che si può formulare è che intervenga sia semplificazione burocratica che flessibilità gestionale che metta al centro l’atavica produzione agricola rispetto a usi o esigenze storicamente successive. In questi giorni sono in corso i primi eventi nevosi, speriamo che gli innalzamenti termici previsti già la prossima settimana non compromettano eccessivamente gli accumuli. La falda prosegue nella fase di scarico. Terminata la fase di riduzione più acuta si sta entrando nella fase di riduzione morbida dove ottimale sarebbe l’effetto di una diffusa sommersione invernale.
RISERVE NEVOSE
L’analisi delle riserve nevose delle 4 stazioni nivometriche non è allo stato significativa, non appena si avvierà l’auspicata ricostituzione dell’accumulo si riavvierà il costante monitoraggio.
LAGO MAGGIORE
Le piogge intense, ma non abbondanti, degli scorsi giorni hanno determinano un nuovo incremento di livello. Nuovamente si sta riportando il livello nell’ambito della quota autorizzata mediante un importante rilascio. Si conferma la necessità di imponenti e urgenti riflessioni sulle infrastrutture sensoristiche, rivierasche e di regolazione necessarie per aumentare in modo importante questo livello di regolazione del Lago così da disporre di quanta più risorsa accumulata possibile senza compromettere la sicurezza idraulica dell’intero bacino.
Riportiamo i consueti grafici acquisiti dal sito laghi.net.
Dato in cm del livello idrometrico a Sesto Calende negli ultimi tre anni al 27 ottobre.
ANDAMENTO FALDA SAN MARTINO
Dato in cm del livello idrometrico a Sesto Calende negli ultimi tre anni al 27 ottobre.
Con riferimento poi alla stazione di misura di Sartirana Lomellina si riporta anche l’andamento pluviometrico degli ultimi sei mesi del 2021, 22 e 23.
Autore: Alberto Lasagna, Confagricoltura Pavia
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