Il prossimo 15 novembre il portale ISMEA sarà aperto alle 12 per raccogliere le domande degli agricoltori. Gli agricoltori potranno beneficiare dei contributi del Fondo per l’Innovazione in agricoltura, sulla base del decreto MEF del 9 agosto scorso, pubblicato in GU il 13.10.2023. La dotazione è di 75 mln € per ogni anno.
Gli anni beneficiari sono 2023, 2024 e 2025. Una buona parte delle risorse è destinata alle regioni alluvionate (Emilia Romagna, Marche, Toscana, a cui è riservata una quota fissata per ogni anno).
OBIETTIVI DEL FONDO BANDO
Obiettivo del fondo è sostenere la realizzazione e lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all’incremento della produttività in agricoltura, pesca e meccanizzazione. Si promuove l’uso di tecnologie digitali dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, robotica, sensoristica e piattaforme e infrastrutture 4.0, allo scopo di risparmiare acqua, ridurre l’impiego di sostanze chimiche, nonché favorire l’utilizzo di sottoprodotti.
I beneficiari sono PMI attive nel settore agricolo, ittico e agromeccanico attive da almeno 2 anni, a cui si richiede, dunque, di rispettare sia un requisito di produttività che di sostenibilità ambientale.
UNA FETTA DI TORTA DA DIVIDERE IN TANTI
Il bando è molto interessante. Tuttavia, la torta non è abbondante in termini di dotazione (anche considerando la quota destinata alle regioni svantaggiate) ed è da dividere in molte fette. Le risorse, infatti, non sono riservate al solo settore agricolo. Inoltre, le domande saranno istruite ed ammesse secondo il solo criterio cronologico: sarà, dunque, fondamentale la tempestività di presentazione dei fascicoli sul portale poiché si prevede una mole di richieste elevata. Se le risorse si esauriranno in pochi giorni, gli agricoltori dovranno aspettare circa un anno per poter beneficiare della dotazione del 2024.
IN COSA CONSISTE
Oggetto dell’agevolazione sono investimenti in innovazione tecnologica del valore minimo di 70mila € e massimo di 500 mila €, con un contributo massimo del 65% dei costi che sale all’80% per i giovani agricoltori (dai 18 ai 41 anni non compiuti, in attività da meno di 5 anni).
Le percentuali sono in realtà applicate a scaglioni, in base al valore dell’investimento, secondo la tabella seguente da cui si deduce la quota finale di contributo concedibile (fonte: Confagricoltura Mantova).
FINANZIAMENTI CON GARANZIA ISMEA
Inoltre, le PMI agricole possono usufruire di un finanziamento bancario con garanzia ISMEA fino all’80% dell’importo nominale, per la quota non coperta da contributo; si possono, quindi, abbattere i costi di garanzia che rappresentano un ulteriore contributo (fino ad un massimo del 25%). In sintesi, tra contributo e garanzia non si può superare il 95% della spesa complessiva.
I BENEFICIARI IN 4 CATEGORIE
L’art. 5 del decreto definisce i beni agevolabili che per il settore agricolo sono distinti in 4 categorie:
- A: macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura: sono macchine che hanno i requisiti 4.0, ovvero almeno uno tra presenza o compatibilità di sistema Isobus o equivalente, sistemi di interconnessione leggera, guida automatica o semiautomatica, telemanutenzione/ diagnosi/ controllo remoto, controllo a rateo variabile e simili, gestione intelligente dell’irrigazione;
- b macchine mobili non stradabili per agricoltura e zootecnica: qui vige il requisito della motorizzazione elettrica e della destinazione agricola o zootecnica;
- c macchine per la zootecnia: dotate di interconnessione leggera o monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e parametri di processo con sensori;
- d trattrici agricole: in base ai regolamenti UE, con motorizzazione Stage V, che abbiano connessione Isobus o equivalente oppure guida automatica o semiautomatica oppure sistemi di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e parametri di processo con sensori.
Macchine che possono essere oggetto di contributo solo se nuove di fabbrica e acquistate dopo la presentazione della domanda. Inoltre, sussiste l’impegno di rottamare una trattrice più inquinante, funzionante, posseduta da almeno 6 mesi dal beneficiario. Quest’ultima è da identificare alla presentazione della domanda. Non è specificato da ISMEA, sinora, un requisito di proporzionalità in termini di funzionalità e caratteristiche tra bene rottamato e acquistato.
CUMULABILITA’ DEL BANDO
I contributi del bando possono essere cumulati fino al 65% (fino all’80% per i giovani agricoltori) con altri aiuti di stato; il cumulo con altri aiuti non di stato (come, ad esempio, la 4.0) è nel limite del doppio finanziamento.
VALUTAZIONE
Come accennato, le domande saranno valutate in ordine cronologico. L’istruttoria sarà conclusa entro 30 giorni dalla data di presentazione. Poi, entro 60 giorni dalla comunicazione di concessione, il beneficiario dovrà caricare sul portale l’eventuale fattura quietanzata dell’acconto, il bonifico, la perizia giurata effettuata da tecnico abilitato che attesti la presenza dei requisiti dell’oggetto del contributo, la conferma dell’ordine di acquisto.
DOMANDA CONCLUSIVA E CONDIZIONI IMPORTANTI
Entro 12 mesi il beneficiario deve provvedere ad effettuare la domanda conclusiva. Si tratta di presentare l’ulteriore pratica con la documentazione richiesta (fatture, liberatoria fornitore, certificato di rottamazione, DURC, polizza assicurativa di almeno 5 anni per furto, incendio, scoppio).
Ricordiamo che c’è il vincolo dei 5 anni dalla data di concessione dell’agevolazione. In questo tempo il bene oggetto del contributo non può essere ceduto a qualsiasi titolo. Infine, bisogna continuare ad esercitare l’attività agricola.
Oltre che per i tempi stretti, la presentazione della domanda è critica anche perché, se non risulterà completa, non potrà essere integrata: domande carenti di documenti saranno bocciate e non saranno riammissibili nella stessa annualità. Nella documentazione richiesta ricordiamo la necessità di presentare almeno 3 preventivi dettagliati. Questi ultimi devono essere confrontabili tra loro, non più vecchi di 90 giorni, prodotti da soggetti indipendenti tra loro, ciascuno riportante la dichiarazione di conformità rispetto ad una delle categorie oggetto di agevolazione previste dal decreto. Se non è possibile reperire 3 preventivi per la specificità della soluzione tecnologia richiesta, allora sarà necessario avere una relazione tecnica illustrativa da un tecnico abilitato dichiarante l’impossibilità di avere più di una offerta.
ULTERIORI DETTAGLI SUL SITO ISMEA BANDO
Inoltre, qualora si chiedesse l’agevolazione per la categoria 1.d, trattrici agricole, sarà necessario presentare la copia del libretto di circolazione. ISMEA ha dichiarato che a breve pubblicherà delle FAQ che potranno illustrare e spiegare almeno eventuali dettagli che non siano già stati esposti chiaramente.
Per tutti i dettagli, da subito potete fare riferimento alla sezione del sito ISMEA dedicata: https://www.ismea.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12541
Autore: Azzurra Giorgio.
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