Il riso coltivato nel Delta del Po diverso da tutti gli altri. Lo sancisce l’Universit di Ferrara, che ha presentato a Jolanda di Savoia, in occasione delle Giornate del riso, la sua ricerca sulle propriet bromatologico-nutrizionali di questo prodotto. Si tratta di uno studio dai risultati eclatanti per il nostro mondo: sinora la differenziazione tra prodotti coltivati in aree diverse non aveva investito le caratteristiche intrinseche del granello. I ferraresi sono arrivati a tanto. Secondo i professori Vincenzo Brandolini, Annalisa Maietti e Paola Tedeschi infatti "le variet di riso coltivate nel Delta del Po, per le condizioni climatiche e pedologiche che contraddistinguono il territorio, hanno caratteristiche peculiari che le differenziano da quelle prodotte in altre regioni e le rendono particolarmente apprezzate sul mercato". A sostegno di questa tesi, gli studiosi presentano una serie di dati rilevati analizzando il prodotto locale da quello proveniente da altre provincie (Rovigo, Novara, Pavia). "La caratterizzazione chimica ha messo in evidenza la diversa composizione in sostanza secca, azoto proteico totale, lipidi totali, frazione minerale e composizione in acidi grassi fra i campioni esaminati. Anche il tipo di terreno sul quale il riso coltivato sembra influire sulle caratteristiche peculiari delle variet esaminate. Ci consente di supporre che queste differenze siano da attribuire sia alla biodiversit , sia alle caratteristiche pedologiche del terreno ed ai disciplinari di produzione utilizzati" dicono gli scienziati. Lo studio proseguir . All’orizzonte vi il riconoscimento dell’Igp al riso del Delta del Po.
PREOCCUPA L’ACCUMULO NEVOSO
L’analisi idrologica a cura di Confagricoltura Pavia e di Alberto Lasagna