La prima apertura del 2023 alla borsa merci di Mortara ci consegna un mercato che si consolida sempre più sulle sue tendenze, come accaduto ad inizio settimana (leggi). In sala di contrattazione sembra tornata la normalità in quanto a presenze ma gli scambi rimangono pochi. Il listino, la cui ultima emissione risale a metà dicembre, non viene redatto neanche in questa seduta. Ciò avviene a causa della mancanza del numero legale di presenti in commissione utile alla stesura.(DOVE È LA NOVITÀ)
PREZZI FERMI DA UN MESE
La cosa sorprendente è che confrontando l’ultimo bollettino emesso sul mercato risicolo, quello di Milano martedì, con l’ultimo aggiornamento di Mortara (datato 16/12) i valori espressi sono tutti uguali. Tale situazione permane da un mese esatto. L’ultima variazione, lungo B tornato a 50 €/q lordi, è stata registrata nella seduta di martedì 13/12 a Vercelli. Settimana prossima, se verrà pubblicato il listino a Mortara, potremo avere una rappresentazione grafica di quanto sono cambiati i prezzi in 40 gironi di mercato. Il rischio concreto è che la risposta sia 0. Va considerato il periodo festivo occorso, ma sappiamo che anche a borse chiuse chi vuole scambiare lo fa e i trasferimenti si sono fermati solo nei singoli giorni festivi.
INTERESSI DIVERSI IN EQUILIBRIO
Questa stabilità di prezzo è frutto dell’equilibrio creatosi tra i diversi interessi di domanda e offerta. Ciò avvenne dopo la pubblicazione dei dati sulle disponibilità. Queste, come sappiamo, rappresentano un minimo storico negli ultimi anni ma non sono così preoccupanti soprattutto per tondi e lunghi B. In questi due gruppi merceologici le tonnellate di risone presso i produttori ad oggi sono maggiori rispetto ad alcune annate precedenti. Un dato analizzato nella scorsa analisi e confermato anche dall’ultimo documento ufficiale, datato 10 gennaio. L’ industria, appreso tale contesto, ha calato la sua richiesta ed ha abbassato di 5 €/q l’offerta per tondi, lunghi A generici e lunghi B. Ciò è avvenuto a fine novembre. Da allora l’unica variazione registrata a listino è stata proprio l’ultima. Tale evento è stato favorito dal fatto che i 55 €/q lordi non sembravano consolidati, non essendo stati pagati per tutte le varietà del comparto.
I RISICOLTORI TENGONO I PREZZI “A LIVELLO”
Le altre due variazioni non sono state registrate poiché ad oggi l’offerta non sembra averle accolte, puntando minimo alle valutazione massime a listino se la partita lo permette. Come sappiamo dalle nostre interviste (leggi), infatti, i risicoltori si attendono che i prezzi mantengano quantomeno i livelli attuali. L’aria di ribasso non sembra averli scossi ed essi sono rimasti attenti alla vendita senza cedere alle proposte in calo delle riserie. il risultato è quindi un mercato con pochi scambi, in cui sembra che i prezzi traballino (ad eccezione dei risi da interno) ma non mollano. Vedremo se nel prossimo futuro questi valori rimarranno quelli di riferimento per tutta l’annata o se una delle due parti riuscirà a imporre i suoi interessi. L’ago della bilancia saranno consumatori ed importazioni come di consueto. Autore: Ezio Bosso.
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