Il GSE ha reso note le modalità con le quali gli operatori possono procedere al potenziamento degli impianti alimentati a biogas e a biomasse di potenza fino a 1 MW in esercizio al 21 maggio 2022.
E’ stato confermato che l’incremento di capacità produttiva nei limiti del 20% non è subordinato all’acquisizione di permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso. Il contratto di incentivazione in essere rimarrà valido anche qualora la capacità tecnica dell’impianto, a valle del potenziamento, dovesse comportare il superamento delle “soglie” (es.100 KW, 300 KW, 999 KW) previste. Ciò avviene nell’ambito dei pertinenti decreti di incentivazione per il riconoscimento della Tariffa omnicomprensiva in luogo della Tariffa incentivante e l’accesso diretto agli incentivi in luogo della partecipazione ai Registri.
ENERGIA ELETTRICA AGGIUNTIVA
Il GSE ha inoltre specificato che la produzione di energia elettrica aggiuntiva rispetto alla potenza nominale dell’impianto ammessa agli incentivi non sarà incentivata. Quindi, non ci saranno effetti sulle bollette e sugli oneri generali di sistema.
Dal punto di vista operativo, il titolare del contratto di incentivazione (Contratto ex D.M. 18 dicembre 2008 di Tariffa omnicomprensiva – Contratto FER di Tariffa Onnicomprensiva) sarà tenuto a trasmettere, entro 60 giorni dalla data di completamento dell’intervento, un’istanza di “Potenziamento non incentivato” ai sensi delle Procedure Operative esclusivamente mediante l’applicativo informatico SIAD, disponibile nel Portale Informatico del GSE.
Anche se non sono previste ulteriori permessi, Confagricoltura consiglia di comunicare agli enti preposti all’autorizzazione alla costruzione ed esercizio dell’impianto, l’effettuazione dell’intervento di potenziamento, ciò al fine di evitare eventuali contestazioni dai soggetti preposti ai diversi controlli sugli impianti. Autore: Confagricoltura Piemonte