La siccità assedia le risaie servite dal Consorzio ETVilloresi.
GRAVITA’ DELLA SICCITA’
Secondo la responsabile dei rapporti esterni Carla Colombo «la crisi idrica che si sta affrontando non ha precedenti. E’ la più grave da oltre 70 anni, conseguenza delle scarse precipitazioni nevose di quest’inverno, dell’assenza di significative piogge nell’arco di numerosi mesi e delle temperature particolarmente elevate avutesi subito da maggio. Per contrastarne gli effetti il Consorzio Est Ticino Villoresi, dopo aver dichiarato l’emergenza idrica, ha attivato, alcune misure gestionali e strutturali specifiche per ogni canale. Le misure sono previste dal Piano per le situazioni di carenza idrica, a partire da una diversa turnazione delle utenze irrigue, sia tra gruppi di utenze dello stesso canale, sia tra utenze di canali diversi».
Dinnanzi alla riduzione radicale operata dal Consorzio del Ticino, a partire dallo scorso 13 giugno, del 50% della quantità d’acqua erogata agli utenti – tra cui il Consorzio Est Ticino Villoresi per l’alimentazione idrica del Canale Villoresi e i Navigli occidentali – l’Ente, ci racconta Colombo, è riuscito ad assicurare la risorsa idrica disponibile al mondo agricolo, “agevolando una distribuzione d’acqua equa nei territori”.
TURNAZIONI INDISPENSABILI
Se il Consorzio, in accordo con le organizzazioni professionali agricole, non avesse attuato le turnazioni tra Canale Villoresi e Naviglio, precisa, la quantità d’acqua disponibile sui singoli canali sarebbe stata del tutto insufficiente. Non sarebbe stato possibile garantire l’irrigazione di buona parte del territorio agricolo sotteso ai due canali (ovvero i 10.500 ettari del Villoresi e i circa 33.000 ettari dei Navigli occidentali). Infatti, dividendo l’acqua disponibile su ciascun canale, non vi sarebbero state le condizioni tecniche per alimentare la rete irrigua collegata. Rete lunga oltre 4.000 km tra canali principali, secondari e terziari.
Le turnazioni attuate – molto impegnative da un punto di vista gestionale e particolarmente onerose per il Consorzio – hanno dunque rappresentate l’unica modalità per salvare il salvabile a fronte di una situazione di grave eccezionalità.
DURATA DELLE TURNAZIONI
«La durata delle turnazioni è stata valutata in base alla superficie da irrigare e alle caratteristiche dei canali. La rete irrigua dei Navigli e il territorio da essi bagnato sono, infatti, significativamente più estesi rispetto a quelli del Villoresi. Pertanto è stato necessario prevedere, per i Navigli, turni irrigui di qualche giorno più lunghi.
In riduzione dallo scorso 2 agosto è anche il lago di Como. A causa infatti del perdurare della condizione di criticità idrica, il Consorzio dell’Adda ha sensibilmente diminuito le portate derivate dai singoli utenti irrigui. Tra questi c’è il Naviglio Martesana. Per quest’ultimo è fissato il riparto al 20% delle rispettive competenze (anziché al 35% come precedentemente indicato)».
«Al termine della turnazione in atto tra le bocche sono state dunque programmate in data 5 agosto le manovre di riduzione delle portate. In particolare le bocche coinvolte sono derivate del Naviglio Martesana da 14.4 a 6.4 mc/s. Interrotta la turnazione, l’erogazione della dispensa irrigua, compatibilmente con le caratteristiche di derivazione della singola bocca, avverrà proporzionalmente alla quantità derivata nel Naviglio. Questa è la situazione. L’acqua ormai è veramente scarsa. Si è cercato di fare il possibile da inizio stagione con la risorsa idrica disponibile» conclude Colombo. Autore: Elettra Bandi