L’Agenzia Europea delle Sostanze Chimiche (Echa) ha pubblicato sul proprio portale la decisione del RAC (Comitato per la Valutazione del Rischio) sulla classificazione tossicologica del glifosato. In particolare, secondo Echa, non esistono evidenze secondo le quali la molecola possa essere ritenuta cancerogena, mutagena o tossica per la riproduzione; quindi, l’attuale classificazione è adeguata al profilo tossicologico ed ecotossicologico della sostanza.
Nello specifico, è corretto che la classificazione di glifosato preveda specifiche frasi “H” (H318: provoca gravi lesioni oculari e H411: tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata).
Il nuovo parere, preso dopo aver esaminato una notevole quantità di studi scientifici, è coerente con quello già espresso da Echa nel 2017, nonché con la proposta del gruppo di valutazione sul glifosato (AGG), composto da quattro Stati membri dell’UE (Francia, Ungheria, Paesi Bassi e Svezia), incaricati della valutazione del dossier di rinnovo dell’approvazione UE del glifosato.
Il nuovo parere di Echa verrà inviato entro metà agosto 2022 all’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) che dovrà formulare le proprie conclusioni circa il rinnovo dell’autorizzazione all’uso del glifosato.
Tali conclusioni, fa sapere Efsa, non arriveranno prima di luglio 2023, a causa dell’enorme mole di informazioni aggiuntive da esaminare.
Infine, la Commissione europea analizzerà le conclusioni di Efsa, inclusive del rapporto di valutazione del rinnovo preparato da Svezia, Francia, Ungheria e Paesi Bassi.