«La risicoltura italiana ha raggiunto un sostanziale equilibrio tra la produzione ed il mercato. Un equilibrio che è minato dalle iniziative comunitarie contenute nel progetto “From Farm to Fork” che rendono cupo il futuro».
Parola di Antonio Finassi, uno dei massimi esperti del nostro settore, la cui prefazione apre “Il bilancio economico dell’azienda risicola” pubblicato, dopo cinque anni di silenzio, dall’Associazione dei laureati in scienze agrarie della Provincia di Vercelli. Una corposa analisi dei costi e dei ricavi 2021 dell’azienda risicola italiana che lancia lo sguardo sul 2023. L’analisi si conclude così: «Col prezzo di 512 €/t del risone solo un’azienda di 300 ha sarebbe in attivo. Se i costi dell’energia e dei fattori produttivi non si ridurranno, la possibilità di proseguire l’attività risicola dipenderà solo da un adattamento dei prezzi del risone. Per le altre aziende, un prezzo di 600 €/t, dunque 60 centesimi al kg, sarebbe necessario per la sopravvivenza. A quel prezzo l’industria risiera potrebbe fornire lavorato sfuso a 1,2 €/kg. Nella grande distribuzione i prezzi hanno anticipato l’inflazione, tanto da trovare sugli scaffali pacchetti da 5 €/kg. Il solito problema è la difficoltà dell’agricoltura di recuperare una parte ragionevole del valore aggiunto della filiera». (Scarica QUI il bilancio2022)