Pagamento accoppiato condizionato: anche di questo si è parlato nelle giornate tecniche. Si sono conclusi infatti gli incontri tecnici organizzati dall’Ente Nazionale Risi in Lombardia, con l’ultima appuntamento a Zibido San Giacomo, in provincia di Milano, dopo le tre date svoltesi a Pavia nel corso della settimana. Simone Silvestri, tecnico dell’area mercati di Ente Risi, ha parlato della nuova Pac, esponendo parte del rapporto Nomisma aggiornato in seguito alle scelte prese dal nostro paese.
PAGAMENTO ACCOPPIATO SEMPRE PIU’ ACCOPPIATO
L’esperto ha spiegato: «L’Italia, riguardo all’ex pagamento accoppiato di base, ha scelto di mantenere i titoli con il processo di convergenza. Tale processo dovrà arrivare nel 2026 all’85% del valore medio nazionale. Per ottenerlo bisognerà rispettare gli obblighi di condizionalità rinforzata (non più legati al greening). Obblighi che sono più stringenti rispetto al passato. Ciò verrà applicato con l’aggiunta di un pagamento accoppiato (applicato al suo massimo, 13% delle risorse) e di un sostegno ai giovani agricoltori (3% delle risorse). Non sono stati attivati gli interventi settoriali (OCM). È stata inserita, inoltre, l’opzione stop-loss, ossia un titolo alto non potrà ridursi più del 30% dal suo valore fissato all’inizio della nuova programmazione (circa la metà dell’attuale, vista la diminuzione delle risorse destinate al pagamento base).
GLI ECOSCHEMI
Riguardo ai famosi eco-schemi, è stato stanziato il 25% del plafond totale per 5 punti:
- pagamento per il benessere animale e riduzione degli antibiotici;
- inerbimento delle colture arboree;
- salvaguardia olivi di particolare valore paesaggistico;
- sistemi foraggeri estensivi;
- misure specifiche per gli impollinatori.
Chiaramente nessuno di questi è dedicato alla risicoltura, premiata attraverso il pagamento accoppiato, per il quale sono stati stanziati 74,1 mln di € (circa 326 €/ha). Ci saranno, inoltre, due misure Psr dedicate alla risicoltura, di cui una nuova atta a sostenere la semina in acqua.» Autore Ezio Bosso.
