La rivista scientifica The Lancet Microbe riporta che i ricercatori giapponesi hanno creato un vaccino contro il colera con riso geneticamente modificato. Si chiama MucoRice-CTB. Questo consentirà di utilizzare una modalità che evita di impiegare le siringhe per la somministrazione.
Il vaccino contro il colera esiste già in forme che si somministrano per via orale. Tuttavia, i problemi risiedono principalmente nello stoccaggio. Questi vaccini hanno anche effetti collaterali, come dolore addominale o affaticamento.
La maggior parte dei vaccini devono essere conservati in condizioni rigorose per mantenere la loro efficacia. Questo non è il caso di MucoRice-CTB, che richiede solo il mantenimento della temperatura ambiente per la conservazione. Non richiede elettricità per farlo. Questo lo rende adatto all’uso in molti paesi del mondo.
Il colera causa decine di migliaia di morti ogni anno, principalmente nelle aree in cui mancano le infrastrutture sanitarie. La semplicità di questa conservazione rappresenta dunque un grande vantaggio perché tutte le persone che ne hanno necessità ne possano beneficiarne senza grandi vincoli.
Per garantire una produzione ottimale di anticorpi, questo vaccino utilizza il sistema immunitario dell’intestino, facendo produrre al nostro corpo anticorpi specifici IgG e IgA.
Il vaccino MucoRice
MucoRice-CTB si trova nelle piante di riso a chicco tondo, una varietà di riso giapponese geneticamente modificata. Questa modifica permette di produrre una porzione non tossica della subunità B o CTB, che a sua volta è riconosciuta dal nostro sistema immunitario. Il vaccino consente di produrre un antigene della tossina prodotta dal batterio vibrio cholerae, che causa il colera.
La coltivazione avviene in una fattoria idroponica e si svolge al coperto, all’interno di un edificio. L’obiettivo è garantire che le piante non siano contaminate dall’ambiente. Non si tratta dunque di una sperimentazione adatta a tutte le condizioni, almeno per il momento.
Prima dell’utilizzo, il riso viene fatto essiccare, poi polverizzato e stoccato in sacchetti. Per assumere il vaccino, basta diluirlo in un po’ d’acqua e berlo. Questo sistema di stoccaggio facilita il trasporto e la conservazione in molti paesi del mondo.
MucoRice-CTB è efficace. Tuttavia, la sua efficacia dipende dal microbiota del soggetto, che deve essere in buone condizioni. La diversità di batteri e lieviti nell’intestino degli individui vaccinati ha conseguenze anche sull’efficacia di questo vaccino. Su 30 individui trattati, la risposta immunitaria di 11 di questi è risultata debole o inesistente, portando Hiroshi Kiyono, il ricercatore che guida il progetto, a confermare questa ipotesi.
Per il momento, Hiroshi Kiyono e il suo team hanno ancora in programma di condurre studi più ampi per confermare se questo vaccino sia davvero efficace o meno.