Abbiamo partecipato al primo webinar organizzato dall’Ente Risi dedicato al diserbo di pre-emergenza: Eleonora Miniotti, unica rappresentante del Centro di Ricerche sul Riso a prendere la parola, ha iniziato elencando le principali infestanti, differenziandole in relazione al tipo di semina, in acqua o in asciutta, come appare in questa slide proiettata durante il webinar. (L’articolo prosegue dopo la slide)
Per le varie strategie di diserbo sono state esposte diverse linee guida che identificano le molecole adatte nei vari momenti della coltivazione. Per illustrarle, la ricercatrice ha proposto queste slide. (Segue dopo le immagini)
La ricercatrice ha puntualizzato alcune particolarità della campagna diserbo 2020, come la presenza di prodotti autorizzati in deroga fino al 30 giugno 2020 per usi di emergenza fitosanitaria, ed ha affermato: «Ovviamente queste linee guida vanno correlate alla varie situazioni di campo che si incontrano, differenti tra loro nei vari areali di competenza risicola ed in seguito all’attuazione efficace o meno dei diserbi utilizzati in pre semina e in pre emergenza. Altro elemento molto importante è l’identificazione dei meccanismi d’azione, che vanno alternati per evitare l’insorgere di resistenze». Riguardo a quest’ultimo criterio, a cui si riferiscono i raggruppamenti tra le molecole nelle immagini precedenti, cerchiamo di fare più chiarezza attraverso la successiva tabella, proposta in apertura di presentazione dalla dottoressa Minotti.
In chiusura d’intervento, la dottoressa ha parlato di tre infestanti particolarmente difficili da contenere, proponendo le molecole più adatte, differenziate ancora una volta per meccanismo d’azione. (Segue dopo le tabelle)
Al termine dell’intervento hanno preso la parola i tecnici di alcune zone risicole. Simone Boattin, (Ferrara, Rovigo, Siena e Bologna) ha affermato: «Nelle zone di mia competenza abbiamo da poco ultimato le semine, iniziate a fine aprile, che quest’anno sono state effettuate in asciutta nel 50% circa dei casi. La situazione malerbologica della mia zona è sicuramente migliore riguardo alle infestanti da asciutta, essendo una pratica che attuiamo da circa due anni, mentre vi sono maggiori problematiche con Heteranthera, Ciperacee, Giavoni e altre Graminacee». Lucio Zerminiani, tecnico di Mantova e Verona, ha spiegato: «Le semine sono procedute nel migliore dei modi e sono giunte al termine anche qui, sviluppandosi dal 15 aprile circa. Il diserbo in pre-emergenza ha favorito un ottimo controllo delle infestanti in seguito alla semina interrata, coadiuvato anche dall’impostazione aziendale tipica di queste zone, basata sulla rotazione delle colture».
Infine come consuetudine si è dato spazio alle domande, che hanno offerto spunti interessanti, colti così dalla dottoressa Minotti: «Riguardo le nascite tardive dei Giavoni, sono pochi i prodotti utilizzabili dopo la fioritura, per questo risultano di fondamentale importanza i prodotti residuali, come clomazone e pretilachlor. Circa la miscibilità di profoxidim, ribadisco la sua compatibilità solo con florpyrauxifen-benzyl» ha detto la ricercatrice, che è stata interrogata anche sulla miscibilità di aura e cialofop-butile, fornendo una risposta – «non lo miscelerei con altri prodotti» – che forse ha creato qualche perplessità tra gli utenti collegati, molti dei quali abituati a ricorrere a tale miscela. «Per il biologico, impostazione colturale legata all’impossibilità di utilizzare prodotti chimici, per il controllo delle infestanti si può ricorrere – ha spiegato – a tecniche meccaniche e fisiche o a varie pacciamature. Per quanto riguarda le tempistiche, le sommersioni post trattamento, fondamentali al fine di una corretta attivazione dei prodotti, devono essere eseguite rispettando le indicazioni in etichetta, generalmente entro due giorni dall’aspersione, mentre le fertilizzazioni successive ai trattamenti possono essere fatte prima di rimettere l’acqua». L’incontro si è chiuso con l’annuncio del prossimo webinar, che parlerà della concimazione di copertura, organizzato per il 5 giugno alle 15.30. Autore: Ezio Bosso