Un mega sussidio all’agricoltura americana per combattere gli effetti depressivi della guerra dei dazi con la Cina: gli agricoltori e gli allevatori statunitensi riceveranno quest’anno 10,7 miliardi di dollari di pagamenti tariffari Trump. E’ infatti questa la fonte principale dell’incremento dei pagamenti federali diretti, che ammonteranno al 22% del reddito netto agricolo, affermano gli economisti dell’USDA. La notizia è riportata da Gaotrade di Franco Negri. I pagamenti conseguenza della guerra commerciale sarebbero il doppio dei 5,1 miliardi di dollari dello scorso anno, quando l’amministrazione ha creato il programma di facilitazione del mercato stop-gap per mitigare l’impatto della guerra commerciale sino-americana sul settore agricolo.
L’USDA,il Dipartimento americano per l’agricoltura, ha stimato che il reddito agricolo netto quest’annosi attesti a 88 miliardi di dollari, in aumento del 5% rispetto agli 84 miliardi nel 2018. Il reddito in entrambi gli anni sarebbe molto più elevato di quanto si pensasse inizialmente, a causa dei grandi pagamenti dei programmi aggressivi di taglio dei costi da parte degli agricoltori. I pagamenti del programma agricolo di quest’anno sarebbero i più alti dai 24,4 miliardi stanziati nel 2005. Il boom delle materie prime iniziato nel 2006 ha ridotto i pagamenti federali a circa 11 miliardi di dollari l’anno.
La stima di 19,5 miliardi di dollari per i pagamenti di quest’anno include 10,7 miliardi di dollari in pagamenti Trump, 2,3 miliardi di dollari in sussidi alle colture tradizionali, 1,7 miliardi di dollari in aiuti in caso di catastrofe e 3,7 miliardi di dollari per la gestione delle terre, come la Riserva di conservazione a lungo termine. In totale, i pagamenti, che sono pari al 22% del reddito agricolo netto, sarebbero i più alti dalla percentuale del 28% raggiunta nel 2006. I pagamenti di Trump potrebbero essere superiori a quelli previsti dall’Usda per l’aggiornamento delle previsioni sul reddito agricolo. «Partiamo dal presupposto che i produttori riceveranno il 50% del totale annunciato di 14,5 miliardi di dollari nella prima tranche», ha dichiarato l’Economic Research Service. Funzionari dell’USDA affermano che una seconda tranche, di 3,6 miliardi di dollari, potrebbe essere erogata a novembre, se le condizioni di negoziazione e di mercato lo giustificano, mentre un’ultima tranche dello stesso importo potrebbe essere versata a gennaio. Secondo i dati aggiornati forniti dal’Usda, il quadro del reddito agricolo appare più positivo rispetto alle previsioni di marzo di 63,1 miliardi di dollari nel 2018 e 69,4 miliardi di quest’anno. I rappresentanti degil agricoltori e gli alleati del Congresso hanno sottolineato queste stime che preannunciavano un basso reddito agricolo sostenendo così l’intervento federale, a cui si è aggiunto però un netto taglio dei costi di produzione, del 7%, pari a 25 miliardi di dollari. Il livello di reddito agricolo a 88 miliardi di dollari è leggermente inferiore alla media degli ultimi anni, di poco superiore ai 90 miliardi di dollari. Il rapporto debito / attività, un indicatore di solvibilità attentamente monitorato, quest’anno dovrebbe salire al 13,5%, dal 13,3% nel 2018. Anche il rapporto debito / patrimonio netto sarebbe destinato ad aumentare. Autore: Luciano Pellegrini