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LA LOMBARDIA CI VUOLE TUTTI DIGITALI

da | 25 Ago 2017 | Norme e tributi

Fanno discutere le modifiche introdotte da Regione Lombardia al bando PSR relativo alla misura 6.4.01 “Sostegno alle attività agrituristiche” che è stato aperto dal 7 luglio e chiuderà l’11 settembre prossimo (LEGGI IL DOCUMENTO). Infatti, con un apposita indicazione vincolante contenuta nelle FAQ e pubblicata dal 19 luglio sul sito dedicato al PSR lombardo, viene introdotto la norma per cui “… la domanda per la partecipazione al bando e tutti i documenti allegati dovranno essere firmati con firma digitale o firma elettronica qualificata o firma elettronica avanzata (formato p7m). Ogni allegato sarà firmato digitalmente dal soggetto che lo emette/rilascia: ad esempio i preventivi dovranno essere firmati dalle ditte offerenti, così come i progetti esecutivi dai tecnici ed i titoli abilitativi degli enti preposti. La domanda e le dichiarazioni sostitutive di atto notorio saranno sottoscritte digitalmente dal richiedente.Solo nel caso vi fossero documenti da allegare emessi da soggetti non tenuti ad avere firma digitale (es. autorizzazione ad effettuare gli interventi da parte del proprietario), gli stessi potranno essere firmati con firma autografa con allegato relativo documento di riconoscimento ed allegati in formato compresso non modificabile (es. pdf, jpeg, ecc……) …”. La novità normativa, che non era prevista nel bando originale del 6 giugno scorso (in cui si specifica semplicemente che “… i preventivi di spesa, indirizzati al richiedente, devono essere presentati su carta intestata dei fornitori, con apposti timbro e firma dei fornitori stessi, data di formulazione e periodo di validità del preventivo e riportare la descrizione analitica della fornitura…”) ha suscitato comprensibili perplessità di cui riferisce Confagricoltura Lombardia sull’ultimo numero del “Corriere Agricolo”. In particolare Confagricoltura appare preoccupata per l’ulteriore gravame burocratico che ne deriva, introdotto oltretutto a bando aperto, con conseguente confusione e perplessità sulla legittimità giuridica della procedura.
Ma l’aspetto più preoccupante riguarda il pericolo che lo stesso meccanismo sia esteso a tutti i futuri bandi del PSR lombardo in cui è richiesta documentazione allegata, dalla misura 4.1.01 relativa agli investimenti, alla 8.1 relativa alla forestazione, ecc.. In questo caso gli allegati tecnici ed i preventivi dovranno essere firmati digitalmente dai fornitori, che dovranno dotarsi di appositi strumenti quali il dispositivo di firma, le relative credenziali di autenticazione, l’idoneo lettore da connettere al PC, oltre all’apposito software dedicato di installazione e  firma digitale. Secondo Confagricoltura tutto questo indica “…un’impostazione regionale che va verso un ennesimo appesantimento burocratico”  di un PSR che stenta a decollare: secondo l’ultimo report ufficiale, al 30 giugno 2017 Regione Lombardia ha utilizzato per il PSR appena il 9,59% delle risorse disponibili a fronte di un pure modesto 10,04% di media nazionale (tra le principali Regioni risicole peggio ha fatto solo il Piemonte con il 6,08%, mentre molto meglio hanno fatto il Veneto con il 22,46%, la Sardegna con il 15,81 e l’Emilia con un 10,40 di poco superiore alla media nazionale).

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