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LA PAC CONVIENE AI CITTADINI

da | 30 Apr 2017 | Non solo riso

contratti agricoltura

I presidenti delle organizzazioni agricole e delle cooperative agricole dell’UE si sono riuniti a Bruxelles e hanno concordato una posizione congiunta sul futuro della politica agricola comune (PAC), sottolineando il bisogno di una Pac forte, sostenibile e più moderna, che sia in grado di rispondere meglio alle sfide presenti e future. Martin Merrild, che guida il Copa, l’associazione dei sindacati, ha affermato: «La Pac è stata un successo su molti versanti: ha permesso agli agricoltori di fornire ai consumatori un’ampia gamma di alimenti di qualità a prezzi accessibili, coltivati in maniera sostenibile, promuovendo nel contempo le economie rurali. Il costo di tutto ciò? Meno dell’1% della spesa pubblica europea. Un investimento vantaggioso che gode anche dell’appoggio della maggior parte dei cittadini, come indicato da un’inchiesta speciale dell’Eurobarometro su questo tema». Ed ha aggiunto:  «Va mantenuta la struttura attuale con due forti pilastri, con norme comuni in tutta l’Ue. Dobbiamo mantenere le misure attuali, come i pagamenti diretti, le reti di sicurezza e gli strumenti di gestione del rischio, per far fronte alla volatilità del mercato. I pagamenti diretti agli agricoltori devono continuare, in quanto sono lo strumento migliore per aiutare gli agricoltori a gestire i rischi e a provare a stabilizzare il proprio reddito: devono essere destinati unicamente agli agricoltori attivi che contribuiscono alla sufficienza alimentare e che forniscono beni e servizi pubblici». Un altro elemento importante della discussione è anche la riduzione del carico burocratico, sempre più pesante: «Semplificarne la struttura però è fondamentale, poiché al momento soffoca l’innovazione e l’efficienza, specialmente le misure di greening. Risulta troppo onerosa per gli agricoltori. La recente crisi ha anche mostrato chiaramente che gli strumenti politici ora disponibili vanno adattati e ammodernati per rispondere meglio alle condizioni del mercato. Per ridurre l’instabilità in aumento, occorre mettere a disposizione degli agricoltori nuove misure di gestione del rischio più performanti, nonché sviluppare ulteriormente i mercati a termine. L’applicazione di questi strumenti da parte degli agricoltori dovrebbe restare volontaria», ha aggiunto Merrild. Tuttavia, la questione non si esaurisce con i mercati. Si tratta anche di assicurare una vita allettante nelle zone rurali, per riportare i giovani nel settore e arrestare l’esodo rurale. La messa in atto dei principi contenuti nella Dichiarazione di Cork 2.0 “Una vita migliore nelle zone rurali” è essenziale per garantire vi siano gli strumenti adatti per rendere le campagne più sostenibili e più intelligenti, ha sottolineato Merrild. Il presidente della Cogeca, la confederazione delle cooperative, Thomas Magnusson ha messo in risalto la necessità di migliorare le infrastrutture e l’accesso alla banda larga per permettere agli agricoltori di sviluppare le proprie aziende e per trarre vantaggio dall’agricoltura intelligente e dalle tecnologie digitali. «L’agricoltura intelligente e di precisione aiuta gli agricoltori a produrre di più, utilizzando meno risorse. I fattori di produzione come i fertilizzanti possono essere applicati in maniera più oculata, permettendo agli agricoltori di risparmiare su questi costi», ha affermato Magnusson. «Anche il sostegno a livello Ue e nazionale e la formazione sono necessari per fare in modo che la comunità agricola vi ricorra maggiormente, contando su infrastrutture per la banda larga adeguate, così da sfruttare al massimo il potenziale dell’agricoltura di precisione. Gli Smartphone e l’accesso alla banda larga possono aiutare gli agricoltori a monitorare i mercati agricoli e a commercializzare i propri prodotti on-line – ha ribadito Magnusson – Le politiche di sviluppo rurale sono fondamentali per sostenere questi investimenti, innovare, potenziare la biodiversità e incoraggiare lo sviluppo di cooperative agricole e di altre organizzazioni di produttori». Considerato che gli agricoltori percepiscono soltanto il 20% del prezzo di una bistecca, è altresì importate che questi ultimi abbiano un margine di guadagno maggiore rispetto al prezzo finale corrisposto dai consumatori per l’acquisto degli alimenti. Quest’obiettivo è raggiungibile incoraggiando gli agricoltori ad entrare a far parte di cooperative agricole e di altre organizzazioni di produttori, per aiutarli a commercializzare i propri prodotti e a ricavare un prezzo migliore. Per avere successo, le cooperative devono essere innovative e seguire i modelli di consumo, ha concluso Magnusson. Il documento di posizione verrà utilizzato per rispondere alla consultazione pubblica della Commissione europea sul futuro della Pac, aperta fino al 2 maggio.

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