Dow AgroSciences archivia (per il momento) il triciclazolo e investe su un nuovo erbicida che promette di fare grandi cose contro le malerbe resistenti. Si chiama Rinskor™ active ed è un principio attivo ad ampio spettro appartenente alla famiglia degli arilpicolinati. I laboratori Dow AgroSciences lo hanno formulato per controllare le principali infestanti del riso, sia seminato in acqua che seminato a file interrate. Sembra l’ideale per l’areale italiano: però non si può ancora usare, perché la registrazione è ancora in corso. Noi lo abbiamo visionato e vi consigliamo di darci una sbirciatina, leggendo la presentazione (in inglese) nel sito che la società americana ha dedicato solo a lui. I suoi punti di forza? Oltre all’ampio spettro (giavoni, ciperacee, alismatacee e foglie larghe) e alla capacità di intervenire nelle più diverse condizioni di coltivazione, lo si usa a basse dosi e degrada rapidamente. In breve, efficacia e sostenibilità sono le parole d’ordine della campagna commerciale che Dow organizzerà nei prossimi mesi. Rinskor™ active controlla infestanti resistenti a ALS, ACCase, Quinclorac, HPPD, triazine e glifosate. A quanto si dice, non sarà neanche l’unico prodotto destinato al mercato italiano. Oltre al ritorno del triciclazolo, si prevede la registrazione di una serie di prodotti Dow nei prossimi anni 3-4 anni. Quanto al triciclazolo, negli incontri tenuti alla Fiera in campo, Dow ha comunicato che sta lavorando per difendere il Beam e fissare un LMR sul risone al più presto: ha confermato di aver già inviato il dossier al Ministero. Tale procedura prevede tempi tecnici ben definiti ma, data l’importanza del Beam, la società ha detto di augurarsi che la valutazione del nuovo dossier sarà il più veloce possibile. Intanto l’Ente risi comunica che entro giugno verrà pubblicato il nuovo regolamento Ue che introduce il divieto all’utilizzo del triciclazolo per la produzione di riso. Si riferisce ovviamente al “vecchio” Dossier Beam. Il limite massimo di residuo (LMR) per il tricyclazolo è stato ridotto dall’attuale 1 mg/kg a 0,01 mg/kg e questo limite sarà imposto sia per il riso prodotto sul territorio dell’Unione europea sia per il riso di importazione. Il LMR di 0,01 mg/kg sarà applicato a partire dal mese di giugno/luglio 2017 per il riso importato diverso dal Basmati, mentre per il riso Basmati entrerà in vigore dal mese di dicembre 2017/gennaio 2018 per tener conto dei tempi più lunghi di maturazione del prodotto prima di arrivare sul mercato. Per permettere la normale commercializzazione del risone nelle campagne 2016 e precedenti, prodotto utilizzando il tricyclazolo con le autorizzazioni eccezionali, viene mantenuto il LMR di 1 mg/kg fino ad esaurimento scorte. (Usare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto. Si raccomanda inoltre di porre la dovuta attenzione alle frasi ed ai simboli di pericolo che figurano nell’etichetta ministeriale. Prima di utilizzare qualunque tipo di prodotto, accertatevi che sia autorizzato all’uso nel vostro Paese e ricordate che l’unico responsabile del corretto uso dei prodotti e servizi è l’utilizzatore finale, che è tenuto ad attenersi alle indicazioni d’uso riportate sui prodotti e servizi stessi. Le informazioni riportate su questo sito in relazione a qualsiasi prodotto o servizio hanno puramente valore divulgativo e non rappresentano in alcun modo un invito all’acquisto)
CORDONE FITOSANITARIO UE
La Commissione ha presentato la sua proposta di revisione delle norme esistenti il 17 ottobre 2023, tenendo conto dell’esperienza.