Torniamo a parlare di controlli sul riso biologico, perché dalla Regione Piemonte filtra la risposta a Federbio, l’organizzazione che rappresenta le associazioni del settore e coloro che certificano il buon operato dei produttori. Come vi abbiamo raccontato, alla fine del 2015, Federbio ha scritto alla Giunta regionale per stigmatizzare la decisione di inasprire i controlli sulla risicoltura biologica (leggi l’articolo su Federbio), decisione assunta dall’assessore Giorgio Ferrero in rottura con la precedente amministrazione e per dare una risposta al montare di critiche e scandali. Ora veniamo a sapere che la Regione ha risposto: con una lettera a firma di Gualtiero Freiburger, responsabile del settore Programmazione e coordinamento dello sviluppo rurale e dell’agricoltura sostenibile, il Piemonte rivendica la titolarità delle decisioni assunte e, ribadendo le proprie riserve sulla normativa che presiede ai controlli, torna a sottolineare che in passato i rapporti di prova trasmessi dagli organismi di controllo non erano sempre presenti i principi attivi che dovevano essere ricercati per verificare che i risicoltori biologici non avessero utilizzato sostanze vietate. Il dirigente piemontese ricorda anche che il Ministero «non ha evidenziato alcuna prevaricazione» da parte della Regione, come invece lasciava intendere la protesta di Federbio e si conclude lasciando comunque agli organismi di controllo un certo spazio discrezionale. Qui puoi leggere la lettera della Regione. (10.05.2016)
TRA HORRIBILIS E MIRABILIS
Riflessione natalizia di Pec, lo scrittore delle risaie