Gli agricoltori che hanno sottoscritto l’assicurazione contro le calamità naturali per la campagna 2014 potranno finalmente essere rimborsati fino a un massimo del 65 per cento del premio. E’ quanto riporta una nota di Agea che spiega come nella legge di Stabilità siano stati reperiti i fondi mancanti per la spesa ammessa a contributo. A giugno era stata rimborsata agli agricoltori una percentuale del 27,71 per cento e successivamente una ulteriore quota del 8,53%, grazie al pressing di Confagricoltura nei confronti del Mipaaf, fa notare l’Unione agricoltori di Vercelli.
La nota di Agea del 5 novembre, indirizzata agli Organismi pagatori, informa che il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha comunicato che il disegno di legge di stabilità 2016 presentato al Senato reca uno stanziamento di 100 milioni di euro da utilizzare per il pagamento dell’aiuto in questione. Conseguentemente, gli Organismi pagatori sono autorizzati ad erogare ai beneficiari l’ulteriore quota del 28,75% (fondi nazionali) della spesa ammessa a contributo al fine di raggiungere la percentuale massima di pagamento del 65% della spesa ammessa. I fondi saranno resi disponibili dal Ministero a partire dal gennaio 2016, dopo l’approvazione della legge di stabilità 2016.
«L’agricoltura italiana sta investendo sempre di più nei sistemi assicurativi – spiega Riccardo Garrione, Presidente del Condifesa di Vercelli Due – perché ha recepito l’invito ad assicurarsi contro le calamità naturali non potendo più contare su risorse pubbliche post evento. Questa impostazione imprenditoriale va sostenuta e rafforzata proprio a tutto vantaggio delle imprese. Il nostro Condifesa, insieme a Confagricoltura, si è attivato affinché venissero reperite le risorse nazionali per onorare gli impegni assunti con i nostri associati. Il 2014 è stato un anno di transizione tra il vecchio e il nuovo modello di sostegno alle assicurazioni agevolate. Dal 2015 i contributi pubblici saranno erogati attraverso il piano di sviluppo rurale nazionale, la cui dotazione finanziaria ammonta a 716 milioni di euro di soli fondi europei per il periodo 2014-2020, ai quali si deve aggiungere l’aliquota di cofinanziamento nazionale, per un totale di spesa pubblica di 1,4 miliardi di euro. Speriamo – conclude Garrione – che il nuovo modello venga avviato senza intoppi, anche se per ora le premesse non sono state incoraggianti, perché purtroppo ci troviamo sempre più frequentemente alle prese con novità negative che impattano sulla gestione economica delle aziende». (11.11.2015)