Guarda ai giovani agricoltori e alla montagna la strategia di investimento del nuovo programma di sviluppo di rurale della Regione Veneto. La ‘macchina’ dei finanziamenti – recita un comunicato stampa dell’assessorato all’agricoltura – si è già messa in moto e sta rispettando il ruolino di marcia, grazie alla concentrazione degli interventi di sostegno e al coinvolgimento diretto dei soggetti partner. Lo ha assicurato l’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan, incontrando a Roverè Veronese gli agricoltori di Copagri, la Confederazione regionale dei produttori agricoli, con i quali ha fatto il punto sull’attuazione del programma . “Ai giovani imprenditori del settore primario – ha ricapitolato l’assessore – è riservata l’80 per cento della dotazione finanziaria del programma, che per il settennio 2014-2020 mette in campo 1,18 miliardi di euro, di cui 202 derivati dal bilancio regionale. Il Psr riserva inoltre una attenzione speciale allo sviluppo dell’agricoltura di montagna, al quale destina oltre il 35 per cento delle risorse. Risorse che la Regione Veneto ha già cominciato a utilizzare. Infatti lo scorso sono stati attivati bandi per l’insediamento dei giovani, gli investimenti aziendali e nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, la promozione agroalimentare , utilizzando circa 120 milioni di euro. Quest’anno a fine marzo – ha riferito Pan – sono stati messi a bando ulteriori 144 milioni di euro per le misure 10 – agroambiente, 11 agricoltura biologica e 13 indennità compensativa. La risposta delle imprese è stata al di sopra di ogni aspettativa, considerato che abbiamo avuto oltre 12 mila nuove domande”.
“Per l’autunno – ha aggiunto il responsabile per le politiche agricole del governo regionale – una volta risolti alcuni problemi relativi al cofinanziamento, contiamo di attivare nuovi bandi per la selezione dei GAL, l’insediamento dei giovani e gli investimenti, nonché per la formazione e la consulenza. In questo senso abbiamo già cominciato a lavorare con il Comitato di sorveglianza per la definizione dei relativi criteri di selezione”.
“Vogliamo concentrare l’agenda delle priorità – ha concluso Pan – sul sostegno alla competitività delle imprese e sullo sviluppo territoriale locale per investire su ciò che serve, dove serve e come serve. Solo così otterremo un’agricoltura di qualità e competitiva, anche in termini ambientali”. (04.08.2015)