L’Ente Nazionale Risi ha presentato alla Consulta risicola nazionale il 2 marzo i primi dati emersi dal sondaggio che effettua ogni anno tra i produttori di riso. Si tratta di dati provvisori, come spiega il rapporto distribuito in quell’occasione: «Sulla base di 418 schede – corrispondenti al 70% del totale- sono stati monitorati 32.500 ettari che rappresentano il 15% della superficie totale investita a riso nel 2014. La proiezione porta ad una superficie complessiva di 220.000 ettari, in aumento di circa 500 ettari (+0,21%) rispetto al 2014».
Il rapporto Ente Risi contiene anche una seconda tabella, che illustra le serie storiche di superfici coltivate, disponibilità di prodotto vendibile e prezzi di mercato, che riportiamo di seguito e dal quale si evince un lievissimo rialzo, come abbiamo già detto troppo lieve secondo alcuni, che scommettono su semine di riso più sostenute, con una superficie nazionale che potrebbe sfiorare alla fine i 230mila ettari. Per ora, questo sondaggio parla però di 220.000 e soprattutto conferma che ci sarà un crollo del lungo B, malgrado la ripresa dei prezzi di questo riso, che risulta pressoché dimezzato, mentre cresceranno fortemente i lunghi A e tutti gli altri risi. (05.03.15).