Troppe lamentele per i cattivi odori e per i rischi temuti dalle associazioni ambientaliste: proprio mentre l’Ente Risi e la Provincia assicurano che i fanghi di depurazione possono essere utilizzati in risicoltura per fertilizzare i campi, il sindaco di Mortara Marco Facchinotti risponde con un’ordinanza che limita invece l’utilizzo dei fanghi da depurazione in agricoltura sul territorio cittadino, ponendo dei vincoli precisi. Il primo cittadino del capoluogo lomellino dichiara a Simona Marchetti sull’Araldo: «Le operazioni agronomiche per lo spandimento di concimi organici e ammendanti, reflui zootecnici, fanghi di depurazione e rifiuti speciali non pericolosi – recita il testo del documento – ad uso fertilizzazione dei terreni agricoli dovranno essere effettuate nei periodi consentiti». E solo in certi orari: dalle 7 all1 8 da ottobre a marzo, e dalle 11 alle 14 da aprile a settembre. Non si potranno effettuare queste operazioni il sabato, la domenica e i festivi, quando i cittadini più frequentemente girano per le strade di campagna – osserva il giornale -. Non si possono accumulare i materiali, e fin dall’inizio occorre procedere immediatamente con l’aratura, in modo da evitare che restino scoperti all’aria. Nei pioppeti, dove non si può arare, queste sostanze potranno essere impiegate soltanto in autunno e inverno, segu ite dfa una discatura profonda.Anche il trasporto viene regolamentato attraverso l’impiego di mezzi a rimorchio coperto. Se la sede stradale risultasse imbrattata, occorre ripulire subito. Il documento chiede inoltre di adottare tutti gli accorgimenti possibili per limitare la formazione di esalazioni moleste, evitando anche che bambini e animali vengano in contatto con i fertilizzanti. Inoltre i proprietari dovranno comunicare in anticipo i terreni interessati, l’orario e i quantitativi al Comune: andrà evitato il più possibile il transito nei centri abitati, e non si potrà spandere a temperature ambientali superiori ai 30 gradi. (18.02.15)
DE MINIMIS: IL NUOVO REGOLAMENTO
La Commissione europea pubblica il 13 dicembre 2024, il nuovo regolamento che alza la soglia “de minimis”, a 50.000euro/agricoltore/triennio.