Il Tavolo di filiera del riso, riunito presso il ministero delle politiche agricole, ha confermato l’accordo raggiunto il 14 maggio per riformare la legge del 1958 e ridurre drasticamente le denominazioni del riso in commercio in Italia, similmente a quanto avviene negli altri Paesi. La bozza di legge approvata, che sarà inserita nel collegato al Dl stabilità, è la stessa che abbiamo pubblicato in anteprima e che vi riproponiamo. Secondo le prime informazioni trapelate da Roma, le confederazioni agricole e l’Airi, alla presenza dei tecnici dell’Ente Risi e del Mipaaf, hanno deciso di rivedersi a settembre per decidere se aumentare la percentuale delle rotture di riso ammesse per le varietà “fuori griglia” portandole al 10%. I dirigenti di Confagricoltura, Cia e Coldiretti si riuniranno preventivamente per verificare anche se sia possibile inserire nella griglia delle varietà che manterranno la denominazione anche il Ribe e il Thaibonnet, ma con una deroga che permetterebbe di vendere questi risi anche senza denominazione e quindi di miscelarli ad altri. Questa modifica è stata chiesta da un gruppo di piccole riserie e da una parte del mondo agricolo. Nel corso della riunione è stato chiarito che il protocollo Coldiretti per la tracciabilità delle varietà in griglia non sarà allegato alla legge ma sarà richiamato nel testo dopo aver semplificato la procedura richiesta dall’organizzazione agricola. Tale protocollo introdurrebbe l’obbligo di tracciabilità per le sole varietà “classiche”. Nelle prossime ore, sulla base delle reazioni ufficiali dei soggetti coinvolti nella trattativa, l’analisi potrà essere più chiara. Per scaricare la bozza di legge e gli allegati clicca QUI. (22.07.14)
L’ACQUA DI OVEST SESIA NON COSTERÀ DI PIÙ
L’approvazione del bilancio di assestamento e il bilancio di previsione senza alcun aumento della tariffa sull’acqua.