Probabilmente, sarà l’unico sorriso di quest’inverno. Nel delta del Po, infatti, la campagna risicola quest’anno non si presenta quanto le previsioni lasciavano supporre, ma solo perché nelle risaie di Jolanda di Savoia primeggiano i lunghi A, premiati dal mercato. «La produzione complessiva a riso investito ad Igp consegnato all’industria è stata di circa 800 ettari – è il bilancio di Eugenio Bolognesi (nella foto), presidente del Consorzio di tutela riso del Delta del Po – e si consideri che la produzione per ettaro ammonta a circa 60-65 quintali per l’arborio. sui 65 per il Baldo e sui 55 per il Carnaroli. I risicoltori hanno seminato una minor quantità di ettari, (si è scesi da 7.500 a 6.500 ndr.) e le malattie, in particolare il brusone, hanno falcidiato le rese». Tuttavia i prezzi delle varietà da interno sono ben avviati, soprattutto se si considerano i corsi dei lunghi B. «Il Carnaroli a 60 euro era un po’ che non si vedeva…» ammette Bolognesi. Eppoi, l’interesse del mercato per il riso del Delta è elevato. Un gruppo di risicoltori sta chiudendo un contratto con Grandi riso e «la promozione dell’Igp fa il bene di tutto il riso del Delta del Po» puntualizza sempre Bolognesi, il quale annuncia l’intenzione di nuovi eventi «grazie ai fondi ricevuti attraverso il piano di sviluppo rurale». Insomma, la crisi per il Ferrarese potrebbe essere passeggera. Non manca chi prevede che nel 2014 le superfici a riso tornino su 7.500-8000 ettari. (2.12.13)
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost