Storicamente i mesi di ottobre e novembre erano dedicati, con il mese di marzo, alle attività manutentive della rete irrigua. Quindi sono scarsamente significativi dal punto di vista gestionale.
IL TEMPO DELLA PROGRAMMAZIONE
Nei mesi di calma, e per taluni aspetti verrebbe da dire di pace, si programma e si organizza la prossima stagione irrigatoria estiva. Sono i mesi in cui serve analizzare quanto accaduto nei mesi e negli anni scorsi e programmare le prossime attività così da fornire alle imprese agricole le necessarie informazioni anche per programmare le scelte colturali, e nel caso delle colture autunno – vernine si è già in ritardo.
Queste settimane sono, anzi sarebbero, quelle dove massima dovrebbe essere l’attività di programmazione e di promozione delle azioni di mitigazione.
TEMPERATURA ECCEZIONALI
Le eccezionali temperature di queste settimane sono un pessimo viatico per l’imminente stagione invernale: pur confidando di essere smentiti dai fatti, appare evidente come l’accelerazione dell’innalzamento termico comprometterà in modo importante l’accumulo nevoso e questo avrà notevoli impatti sulla disponibilità irrigua nella fase centrale e terminale della prossima stagione irrigatoria.
Per altro le temperature record di questi giorni stanno determinando un accumulo energetico che potrebbe innescare, nelle prossime settimane, fenomeni non lontani dall’evento alluvionale dell’ottobre 2020; anche qui massimo è l’auspicio di essere smentiti dai fatti.
In queste settimane occorre programmare e agire per salvaguardare e accumulare quanta più risorsa possibile: dighe, laghi e falda devono, anzi dovrebbero, essere i protagonisti dei ragionamenti superando le logiche, i riparti e le prassi di un passato recente non più attuale.
PRIMI SEGNALI DI INNOVAZIONE
In alcune realtà consortili più piccole si vedono i primi segni di innovazione operativa ma, ad esempio, sulla ricarica della falda freatica le azioni languono o sono totalmente assenti.
Il 2022 non è stato, purtroppo, un evento sporadico. Infatti, quanto accaduto nelle prime settimane di agosto 2023 ne è prova. Il legislatore ha previsto che il commissario straordinario per l’emergenza siccità resti in carica fino al 31 dicembre 2023. Sarà possibile proroga di un anno.
Dobbiamo imparare a trattenere quanta più acqua possibile accumulandola in invasi, laghi e nella falda. La gestione innovativa ed antica della falda consentirebbe di trattenere, mediante il rallentamento determinato dalla falda freatica, il 10 % delle piogge medie annue sulla pianura risicola.
PERCHE’ BOLLETTINO FERMO A LUGLIO 2023?
Stupisce, e per taluni aspetti preoccupa, come il bollettino mensile dettagliato prodotto dall’Autorità di Bacino per il Po sia fermo, almeno sulle pubblicazioni sul sito istituzionale, a luglio 2023. Negli ultimi mesi si provveda solo a fornire sintetiche ed asfittiche informazioni. Le imprese agricole, soprattutto in questo complesso momento storico, necessitano di informazioni. Queste dovranno essere le più dettagliate possibili al fine supportare la programmazione. Qui è fondamentare condividere quanti più dati possibili armonizzandoli, semplificandoli e illustrandoli. Abbassare la guardia solo perché una stagione estiva è andata bene è un errore che nessuno può permettersi.Queste settimane sono, anzi sarebbero, quelle dove massima dovrebbe essere l’attività di programmazione e di promozione delle azioni di mitigazione.
RISERVE NEVOSE
L’analisi delle riserve nevose delle 4 stazioni nivometriche non è allo stato significativa, non appena si avvierà l’auspicata ricostituzione dell’accumulo si riavvierà il costante monitoraggio.
LAGO MAGGIORE
Le piogge intense, ma non abbondanti, degli scorsi giorni hanno determinano un nuovo incremento di livello. Attualmente si sta riportando il livello nell’ambito della quota autorizzata mediante un importante rilascio. Servono imponenti e urgenti riflessioni sulle infrastrutture sensoristiche, rivierasche e di regolazione necessarie per aumentare in modo importante questo livello di regolazione del Lago così da disporre di quanta più risorsa accumulata possibile senza compromettere la sicurezza idraulica dell’intero bacino.
Riportiamo i consueti grafici acquisiti dal sito laghi.net.
Dato in cm del livello idrometrico a Sesto Calende negli ultimi tre anni al 27 ottobre.
ANDAMENTO FALDA
La falda freatica, nella stazione di misura considerata, prosegue nella sua fase di discesa, si conferma l’andamento leggermente più accentuato rispetto al 2021 e al 2022 riscontrato già le scorse settimane. Fondamentale sarebbe invertire il calo con una attività diffusa di sommersione invernale dei campi a riposo.
Con riferimento poi alla stazione di misura di Sartirana Lomellina si riporta anche l’andamento pluviometrico degli ultimi sei mesi del 2021, 22 e 23.
Autore: Alberto Lasagna, Confagricoltura Pavia.
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