LO SDEGNO DEL COPA COGECA SULLA CLAUSOLA
GLI INTERESSI CONTRAPPOSTI
Minguet aggiunge come sia chiaro che gli Stati membri non produttori di riso stiano frappongono ostacoli. E’ ora che smettano di anteporre i loro interessi commerciali particolari alla produzione di riso in Europa. La produzione non è solo un alimento di base ma anche una coltura fondamentale per la conservazione di aree di alto valore ambientale.
L’associazione si chiede fino a quando e fino a che punto Bruxelles continuerà a usare il riso come merce di scambio: l’Ue, continua Minguet, deve decidere se vuole essere un continente puramente produttore o importatore.Infatti, le sue misure mirano a ridurre l’autosufficienza alimentare e a diventare sempre più dipendente da ciò che producono i Paesi terzi. Pertanto, vi sono minori garanzie di sicurezza alimentare, rispetto dell’ambiente e dei diritti umani.
L’ESPERIENZA DEL 2019
L’esperienza del 2019 dimostra che la clausola di salvaguardia in difesa del riso europeo, per far fronte alle massicce spedizioni in franchigia da Myanmar e Cambogia, è un processo lungo, complicato e mal attuato. Ora, senza alcuna clausola o altro freno, le loro esportazioni verso l’Unione di riso a basso costo e con standard di sostenibilità inferiori sono aumentate. Secondo il Copa-Cogeca, sono ora a livelli mai visti prima, al punto che in alcuni Paesi europei si osservano già blocchi delle transazioni tra produttori e riserie.
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