Come ogni anno in febbraio, precisamente nella mattinata di San Valentino, si è tenuto il consueto convegno riguardante la certificazione delle sementi di riso per la campagna 2022-2023. Questa è stata la 112esima edizione, un traguardo storico riconosciuto da tutte le istituzioni intervenute in apertura presso la sala congressi del Centro di Ricerche sul riso di Ente Nazionale Risi.
CARRÀ ANALIZZA L’OBBLIGO DI SEMENTE CERTIFICATA
In prima battuta è il padrone di casa Paolo Carrà, presidente di Ente Risi, a prendere la parola. Egli, chiamato sul palco dalla moderatrice Cristina Giannetti, ha affermato: «Il 2023 è l’anno delle novità. In questa campagna ad attenderci vi è la nuova riforma della Pac. La riforma porterà ad una riduzione nei titoli dopo il taglio del 50% al budget comunitario».
«La riduzione, tuttavia, non sarà drastica. Il riso, infatti, non è entrato nel sistema degli eco-schemi ma, grazie all’impegno dei suoi rappresentanti, si è aggiudicato un importante aiuto accoppiato. Questo vedrà, dalla campagna 2024, l’obbligo di utilizzo di sementì certificate, elemento che ha allarmato alcuni agricoltori. Dobbiamo considerare, tuttavia, che l’85% dei risicoltori utilizza già semente certificata ma lo fa in un’ottica di libera scelta».
COSA ASPETTARCI SUL FRONTE IMPORTAZIONI E IRRIGAZIONE
«Altro tema è l’aumento delle importazioni – continua Carrà -. Sono cresciute del 121% dai PMA nella scorsa campagna rispetto al 2021, in seguito al decadimento della clausola di salvaguardia. Stiamo lavorando sulla riforma del regolamento Spg. Qui la filiera risicola europea aveva chiesto ci fosse un automatismo per il reinserimento della clausola. Ad oggi registriamo l’opposizione della Commissione Ue sul tema. Invece, il Parlamento Europeo ha votato all’unanimità a favore. Noi stiamo lavorando con il Ministero affinché le istituzioni Ue si allineino per il reinserimento. La strada, tuttavia, è in salita perché i paesi del nord Europa non vogliono tornare indietro».
«Infine, la problematica della carenza idrica. I fiumi sono al di sotto del 40% rispetto alla media stagionale e il Lago Maggiore cresce ma è sotto i livelli di riferimento. Noi di Ente Risi stiamo lavorando insieme ai consorzi di bonifica e alle associazioni agricole locali, cercando di dare risposte nel lungo ma soprattutto nel breve periodo».
«Abbiamo creato un protocollo, che dovremmo approvare il 23 di questo mese, per l’operatività nell’immediato. Dobbiamo ripensare al sistema irriguo in risaia, avere il coraggio di cambiare anche le regole fondanti. Mi auguro che la responsabilità di tutti ci permetta di superare la difficile annata che ci aspetta».
GOVERNO E CREA AL FIANCO DEI RISICOLTORI
Il secondo intervento istituzionale è stato opera di Stefano Vaccari, direttore generale del Crea: «Siamo giunti alla 112esima premiazione dei moltiplicatori di semente e sono 40 anni che ad essa viene affiancato questo incontro. Si tratta di traguardi importanti che però rispecchiano l’importanza della risicoltura italiana. Il riso è una produzione fondamentale e strategica per il nostro paese. Oggi la nostra produzione è più del 50% del totale in Europa e conservare questo ruolo deve essere una priorità. Per poterlo fare l’apporto che possiamo dare noi del Crea è continuare a contribuire alla produzione di sementi certificate, che devono essere sempre tecnologicamente avanzate e performanti, oltre a mantenere intatta la qualità che contraddistingue il nostro prodotto».
In seguito sono intervenuti Cinzia Ferrara, preside dell’istituto agrario G. Ferraris di Vercelli, e, dopo l’intervento di Tamborini per problemi tecnici, il presidente della Commissione Agricoltura al Senato, Sen. Luca de Carlo. Quest’ultimo ha ribadito l’importanza della risicoltura, mantenutosi nel tempo nonostante le difficoltà e lo scarso appoggio delle istituzioni negli ultimi anni ed ha poi affermato: «Saremo maggiormente al vostro fianco e sosterremo concretamente ricerca e innovazione».
TAMBORINI: «LA SICCITÀ HA COLPITO I LUNGHI A DA INTERNO»
In seguito, come consueto, è stato Luigi Tamborini a proporre i numeri della certificazione di semente risicola avvenuta nella scorsa campagna. Vi proponiamo di seguito il suo intervento integrale.
Segue domani con la cronaca degli altri interventi. Autore: Ezio Bosso
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