Come in parte previsto dagli addetti ai lavori, continuano i cali nelle valutazione del risone. Le variazioni negative si manifestano in diverse voci a listino, la maggior parte per allinearsi con quanto avvenuto martedì (leggi l’analisi) ma con una novità.
LUNGHI A GENERICI A 70 €/Q
In questa seduta i lunghi A generici registrano un ulteriore calo rispetto a quanto visto ad inizio settimana, scendendo a 70 €/q lordi. Come avevamo scritto le riserie non erano ancora tornate all’acquisto a 75 €/q lordi e puntavano a questo ulteriore passo indietro. Vedremo se a tale prezzo il gruppo si stabilizzerà, anche se la domanda non è cresciuta molto in questa seduta. Sappiamo che questo comparto è in buona parte destinato all’esportazione come riso parboiled e le riserie lamentavano importanti difficolta proprio in questo canale di vendita ai prezzi massimi raggiunti nei mesi scorsi. Gli altri cali a listino erano già stati registrati martedì, ad esempio Selenio ormai stabile a 70 €/q lordi. Sole a Vercelli era rimasto invariato ma a Milano no. Questa mattina un compratore ha confermato gli acquisti ai 67 €/q lordi ora a listino, consolidando tale valutazione.
MERCATO INTERNO IN DISCESA
Molti segni negativi anche nei risi da interno, nonostante la poco concorrenza estera e le disponibilità ridottissime. Le uniche voci ancora stabili sono i gruppi S. Andrea e Arborio. Carnaroli conferma le quotazioni di martedì, attestandosi a 130€/q lordi per classico e 120€/q lordi per i similari. Un calo importante per il re dei risotti ma motivato dall’impossibilità delle riserie ad assorbire le quotazioni degli scorsi mesi, come spiegato da Ernesto Osenga ai nostri microfoni (leggi). Si allinea con le sedute precedenti anche il gruppo Baldo, che con la varietà Cammeo è il gruppo più “internazionale” tra i risi da interno. Per questo risente della competizione del prodotto estero. Il suo calo influenza come consuetudine anche il gruppo Roma, nonostante la grande versatilità di Barone in riseria. Il listino di Mortara, tuttavia, non conferma a pieno il calo visto a Milano per questo gruppo (-5€/q), portandolo a 87€/q lordi (-3€/q).
PERICOLO CADMIO PER IL RISONE COLTIVATO ALL’ASCIUTTO
La situazione in borsa merci rimane caratterizzata da un numero esiguo di scambi. La domanda, nonostante i cali a listino continua ad essere disinteressata all’acquisto e quando compra le quantità non sono mai importanti. Anche i trasferimenti settimanali all’ultima rilevazione (24/01) sono in calo, attestandosi a 21.632 tonnellate contro le 30.000 di media in una settimana a pieno regime come quella in analisi.
Riguardo ai ritiri, inoltre, pare che diverse riserie chiedano ai risicoltori le analisi della partita, sia per i residui di fitofarmaci sia per la presenza di metalli pesanti. Una scelta attribuibile alla volontà di certificare la salubrità del prodotto italiano, a pensar bene. A pensar male, invece, forse legata all’interesse a decurtare parte del pagamento pattuito al momento del ritiro, soprattutto per partite acquistate alle valutazione massime dell’annata. Nel caso dei residui se non si utilizzano prodotti vietati è difficile riscontrarli. Al contrario, la presenza di metalli pesanti è impossibile da evitare se il terreno ne possiede. Il rischio, inoltre, è maggiore per i risicoltori che hanno subito la siccità, in quanto aumenta la possibilità di concentrazione di cadmio nella pianta e quindi nel risone. Le preoccupazioni, infatti, si sono manifestate molto nella seduta di Mortara, la borsa merci dei risicoltori pavesi, i più colpiti dalla carenza idrica. Autore: Ezio Bosso.
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