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ASPETTANDO IL PICCO

da | 10 Nov 2022 | NEWS

Lunghi B

I risicoltori continuano ad essere poco propensi alla vendita, nonostante la continua crescita di quasi tutte le voci a listino, come vi abbiamo spiegato nell’articolo di ieri. LEGGI QUI.

«I PREZZI CRESCERANNO ANCORA»

In molti adottano questa strategia, in quanto si ritiene di poter ottenere remunerazioni maggiori più avanti nel corso della campagna di vendita. Ciò avviene alla luce di una disponibilità che sarà probabilmente ridotta di circa 4 mln di quintali complessivamente e con l’aggiunta del deficit dovuto al calo diffuso nelle rese alla lavorazione.

Affrontiamo questi temi con Piero Renditore, risicoltore vercellese, che afferma:«Ritengo che l’aumento di prezzi  realizzato sia scaturito sia dalla crescita dei costi produttivi, subita in tutto il settore nell’ultimo anno, sia dal forte calo di disponibilità, scaturito dalla siccità. I due fattori rendono più che legittimi i numeri che abbiamo visto finora nei listini, che erano per certi versi attesi».

«In quanto a siccità, nell’areale su cui insistente la mia azienda non possiamo fortunatamente lamentarci, soprattutto alla luce di quanto hanno dovuto fronteggiare altri nostri colleghi in Lombardia o in provincia di Novara. Credo che non sia ancora il momento di accontentarsi sul mercato e che i prezzi possano salire ancora di più. Il livello attuale, infatti, non si discosta di molto dai massimi visti nella scorsa campagna, quando la disponibilità era ben maggiore. In questa campagna mi immagino che il picco possa essere più elevato visto il grande calo produttivo, farò il possibile per attenderlo».

«ANCHE I LUNGHI B AUMENTERANNO»

«Chiaramente questo discorso calza a pennello per le varietà da interno – prosegue il giovane risicoltore –, la cui disponibilità è legata solo alla produzione nostrana, mentre risulta più complesso per i lunghi B. In questo comparto, come sappiamo, di riso dall’estero ne può arrivare molto. Inoltre la disponibilità interna, a differenza degli altri, non è molto calata. Questo è accaduto perché in molti hanno utilizzato, per necessità agronomiche, la tecnologia Provisia, ad oggi rappresentata unicamente da risi “indica”, aumentando la superficie dedicata a questo gruppo merceologico. In ogni caso penso che anche questi risi possano aumentare nel corso della campagna. Il loro prezzo in queste prime sedute è stato frenato da una maggiore offerta iniziale rispetto agli altri comparti ma a breve penso che vedremo i primi aumenti.»

LUNGHI B A 55 €/Q

Ultima frase di Renditore che pare essere subito presa alla lettera dal mercato. Gli operatori, infatti, riferiscono che si inizia a ventilare una possibile crescita nella valutazione dei risi “indica”, che potrebbe raggiungere i 55 €/q lordi. Voci di crescita anche per alcuni risi tondi. Vedremo se venerdì la borsa di Mortara confermerà queste indiscrezioni. Autore: Ezio Bosso.

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