Torniamo ad analizzare le scoppiettanti sedute di mercato viste in questo inizio di settimana. Per farlo ci confrontiamo con Manrico Brustia, responsabile del settore risicoltura ed irrigazione di Cia per la regione Piemonte.
BENE I LUNGHI A
«I prezzi dei lunghi A soddisfano le necessità economiche attuali del nostro settore, considerando i recenti forti rincari subiti su più fronti e le crescenti difficoltà agronomiche. Ancor più soddisfacenti sono i lunghi A da interno, molto richiesti dall’industria. Più difficile la situazione di mercato di lunghi B e tondi. Per gli “indica”, in particolare, siamo davvero al limite dell’accettabile, alla luce dei costi di produzione sostenuti nell’ultima campagna. Per questo auspico che entrambi i comparti possano far registrare degli apprezzamenti o quantomeno rimangano ai livelli attuali, considerando che i cali produttivi e gli aumenti dei costi hanno colpito indistintamente tutti i gruppi merceologici. Sappiamo, però, che non è scontato che ciò avvenga, trattandosi di risi molto disponibili anche all’estero quindi legati a dinamiche commerciali internazionali e non solo alla produttività nostrana».
PROSSIMAMENTE AVREMO RISPOSTE SUL FRONTE IRRIGUO
«Resta, come detto, necessario mantenere almeno la rimuneratività attuale per far fronte alle difficoltà produttive occorse in questa campagna, soprattutto a causa della siccità. Riguardo a questa, nella prossime settimane ci confronteremo con i consorzi irrigui per scegliere quale sarà la strategie da adottare nelle prossime campagne. L’obiettivo è scongiurare il ripetersi di una situazione tragica. I risicoltori hanno bisogno di risposte rapide, in quanto se fosse impossibile impiegare i propri terreni per la risicoltura si potrebbe virare verso un cereale invernale per poi seminare un secondo raccolto in estate con mais o soia, così da avere un’impostazione discretamente remunerativa. Alcuni tra i più colpiti dalla siccità stanno già attuando questa scelta. Altri sono in attesa di avere notizie più certe».
«La Regione Piemonte, infatti, ha indetto una riunione al quale parteciperanno tutti gli attori coinvolti e ci auguriamo si possa arrivare rapidamente alla definizione di una linea di azione per le prossime campagne. Partiamo da una riserva idrica veramente risicata. Inoltre, devono anche essere ultimati i lavori alla diga Miorina sul Lago Maggiore, che non permettono il trattenimento della risorsa irrigua, come avvenuto nella scorsa primavera. Questi dovrebbero finire a breve ma non possiamo sperare che le precipitazioni risolvano rapidamente il problema e per questo dobbiamo avere una soluzione che scongiuri il ripetersi delle circostanze occorse in questa campagna». Autore: Ezio Bosso.
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