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BIANCO IN MOVIMENTO

da | 18 Ott 2022 | NEWS

dazio

Prezzi in continua ascesa nelle sale di contrattazione risicole. La prima seduta, lunedì mattina a Novara, si conclude con un listino allineato con le quotazioni massime viste la settimana precedente. Si cominciano però a intravedere ulteriori spiragli di crescita, con un nuovo massimo per i medi e per i lunghi A generici, a 65 €/q lordi.

PREZZI IN ASCESA

Nella seduta di martedì mattina a Vercelli la tendenza al rialzo si diffonde in quasi tutte le voci a listino, producendo un documento da vero bull market. Si registrano tutti i lunghi A da risotto a 80 €/q lordi, ad eccezione di gruppo Arborio a 100 €/q lordi, Carnaroli classico a 130 €/q lordi e similari a 120 €/q lordi.

L’euforia è tale che nel trascrivere il listino viene alzata anche la quotazione della scorsa settimana nei tipo Ribe, da 60 €/q lordi a 65 €/q lordi, poi quotati in questa seduta 70 €/q lordi, come Loto e similari. Rimangono stabili nuovamente tondi e lunghi B, a dimostrazione di un mercato davvero a due volti. Nel pomeriggio a Milano vengono confermati i valori registrati in mattinata, con due differenze: i lunghi A generici e di pregio portati solo a 65 €/q lordi e la prima quotazione di Augusto, a 75 €/q lordi.

SI MUOVE ANCHE IL LISTINO DEL BIANCO

La spinta al rialzo era attesa nei prezzi del risone, come vi abbiamo raccontato negli articoli di scorsa settimana. Questa è data da due fattori. In primis il rapporto domanda-offerta, con la prima molto insistente sul mercato e la seconda poco interessata alla vendita. I risicoltori si affacciano poco sul mercato nonostante siamo ancora in periodo di raccolta, che solitamente coincide con il momento di massima necessità di vendita per mancanza di spazio di stoccaggio, forse scongiurata quest’anno dal calo produttivo diffuso nell’areale risicolo per vari motivi.

Il secondo motivo è la volontà delle riserie di far assorbire i rincari avuti su mezzi di produzione e materie prime alla grande distribuzione. Far crescere il listino del risone, cercando di acquistare meno, è un modo per far salire il listino del riso bianco aumentando così la marginalità sul risone acquistato in precedenza. Si tratta di una manovra necessaria in un momento in cui la GDO non sembra molto propensa a spendere di più, come ha spiegato Stefano Pezzoni nella sua recente dichiarazione (leggi). Il mercato del bianco sembra stia recependo il messaggio, come dimostrato dai segni decisamente positivi espressi nei listini del riso bianco di Vercelli e Milano.

CENTAURO A 65 €/Q

La situazione di fermento, in ogni caso, è principalmente da attribuire al mercato dei lunghi A, in particolare quelli destinati al mercato interno. Per i lunghi B la situazione è di calma piatta tendente al negativo e risulta sempre più difficile ottenere i 50 €/q lordi per pagamenti a 60 giorni. Un po’ meglio la situazione dei tondi, che rimangono pochissimo commerciati (le quotazioni di Selenio e tondi generici sono addirittura nominali a Vercelli) ma intravedono un spiraglio di crescita: gli operatori di mercato comunicano la possibilità di ottenere 65 €/q lordi per Centauro se si accettano pagamenti a 90 giorni. Autore: Ezio Bosso.

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