A marzo, i prezzi mondiali del riso sono aumentati in media del 2%, sostenuti in gran parte dall’aumento del prezzo delle rotture di riso, come riporta il rapporto mensile Osiriz, edito dal ricercatore Patricio Mendez del Villar, del Centro ricerche francese Cirad. Il rapporto è disponibile all’indirizzo web www.infoarroz.org.
LA GUERRA IN UCRAINA
La guerra in Ucraina, che sta avendo un forte impatto sui mercati dei cereali, ha spinto gli importatori di mais e grano a rivolgersi alle rotture di riso per l’alimentazione animale. Questo è specialmente il caso della Cina, il più grande mercato mondiale per l’alimentazione animale. La domanda di rottura di riso sta aumentando anche nei mercati interni degli esportatori asiatici, in particolare in Thailandia, lasciando poco margine alla domanda esterna. Tuttavia, gli aumenti complessivi dei prezzi rimangono moderati rispetto all’impennata dei prezzi globali delle materie prime agricole ed energetiche, anche per i fertilizzanti azotati. A questo si aggiunge il costo più elevato del trasporto marittimo, già pesantemente colpito dalla pandemia Covid-19. Uno dei fattori che mitigano questo aumento dei prezzi del riso è il prossimo raccolto fuori stagione in Asia, che sembra promettente grazie alle buone precipitazioni.
L’ASIA GUIDA IL RIALZO DELLE PRODUZIONI DI RISO
Le prospettive per la produzione di riso nel 2022 sono piuttosto ottimistiche e sono state riviste al rialzo. Queste previsioni riguardano soprattutto i grandi produttori asiatici, che potrebbero essere meno colpiti dagli aumenti dei costi di produzione. Al contrario, i paesi africani subiranno probabilmente un doppio colpo: l’aumento dei costi di importazione del riso e l’aumento dei costi degli input per la produzione locale.
A marzo, l’indice Osiriz/InfoArroz (IPO) è aumentato di 3,4 punti a 193,7 punti (base 100=gennaio 2000) dai 190,3 punti di febbraio. All’inizio di aprile, l’indice IPO era fermo a circa 196 punti a causa della forte domanda di importazioni per ricostituire le scorte.