Inizio settimana piatto nelle sale di contrattazione. I movimenti di prezzo sono pochi ma positivi, nonostante il bollettino di Novara emesso lunedì mostri ben 6 variazioni. Queste, infatti, sono per lo più frutto di allineamenti con quanto avvenuto la scorsa settimana, con un’unica eccezione. L’ormai leader del bollettino, Selenio, raggiunge min 710 €/t e max 740 €/t (+20 €/t). A Vercelli poche variazioni a listino: +30 €/t per il valore massimo di Carnaroli (solitamente adottato per la varietà tradizionale e ad essa riferito), che si allinea al valore di venerdì a Mortara (750 €/t). Piccolo passo in avanti dei tipo Ribe (+10 €/t, min 510 €/t max 529 €/t). Nuovo record di quotazione per Selenio, che pareggia Carnaroli al primo posto del listino a min 730 €/t e max 750 €/t. Questo valore è stato battuto poche ore dopo nella borsa di Milano, riunitasi nel pomeriggio come consuetudine. Milano fissa Selenio a min 740 €/t e max 760 €/t, con una sorprendente (anche se meno in questa campagna) variazione di 40 €/t. Nel listino compaiono altre due variazioni (Roma e Carnaroli). Nel caso del Carnaroli solo parziale, con quotazioni già proposte nei listini precedenti delle altre sedi.
Gli aumenti dunque hanno riguardato a livello pratico principalmente Selenio, per il quale si registra la richiesta di 80 €/q a prezzo ivato, ed in parte per i lunghi A da parboiled (tipo Ribe). Gli operatori suggeriscono che il mercato è sempre più tranquillo. Le partite vendute e vendibili sono sempre meno. Per questo si consolida la superiorità della domanda nei confronti dell’offerta. Vi sono però dei cali anche nelle richieste.
Si torna a respirare un clima di incertezza per Baldo, Cammeo e Barone (comprati a 50 €/q lordi da pochi compratori e con pagamenti molto lunghi) e si fa sempre più complesso il mercato dei lunghi B, difficilissimi da vendere a 45 5/q (prezzo ivato). Nei tondi generici la ricerca di prodotto da parte delle riserie sembra essere meno insistente.
LA PAROLA AI MEDIATORI: VERCELLI
La mediatrice vercellese Andrea Lazar commenta: «Mercato più tranquillo oggi, con prezzi che non mostrano variazioni significative, soprattutto nel mercato interno. Si riscontra un leggero calo nella valutazione dei risi cosiddetti indica. Il gruppo merceologico dei risi tondi è praticamente scomparso dalla sala di contrattazione, a causa della mancanza di prodotto disponibile. Tuttavia, la domanda non si arresta come mostra la crescita di Selenio. I lunghi A generici sono un comparto in cui si stanno chiudendo molti contratti, quasi tutti attorno ai 55 €/q a prezzo ivato, valore di riferimento per questa voce del listino. »
LA PAROLA AI MEDIATORI: NOVARA
«A Novara poco movimento in sala di contrattazione – spiega Adelio Grassi, mediatore novarese – i risicoltori non hanno molto prodotto disponibile in magazzino e si dimostrano restii ad accettare alcune valutazioni, in conclusione si chiudono pochi contratti. Spicca, come di consueto ormai, Selenio, pagato stabilmente 80 €/q lordi nei rari casi in cui si trova della merce. Bene anche il gruppo Carnaroli, trainato dalla richiesta del granello tradizionale (ormai introvabile) ed ormai cresciuto per tutte le varietà comprese nella griglia dedicata. Unico gruppo merceologico in cui la scarsità dell’offerta si affianca ad una scarsità di domanda è quello degli “indica”, per i quali la situazione si fa sempre più pesante. » Autore Ezio Bosso.