Giovani e Cyperaceae sono le preoccupazioni principali del risicoltore in questa campagna che è alle porte. Sull’argomento si è già espresso il professor Aldo Ferrero (leggi l’intervista) ma il tema merita un ulteriore approfondimento, che facciamo con un noto rivenditore, Dante Boieri. Prima però qualche osservazione generale: per quanto riguarda la risicoltura convenzionale le nuove tecnologie (Clearfield e Provisia) possono dare una bella mano nel difenderci dalle infestanti, a patto che le aziende agricole rispettino i programmi d’intervento consigliati in ambito della tecnologia. Non tralasciamo l’impiego della falsa semina, che va a colpire proprio le prime emergenze del mese di aprile. Da prediligere gli interventi erbicidi in pre-emergenza, in modo da controllare tempestivamente le malerbe (nel pieno rispetto delle indicazioni riportate sulle etichette). Da tenere in considerazione anche l’aspetto meteo, in quanto l’umidità influenza positivamente l’efficacia dei nostri trattamenti erbicidi. Per quanto riguarda l’Agricoltura Biologica bisogna porre l’attenzione sulle tecniche agronomiche, meccaniche come Cover Crops, Falsa semina, Strigliature, Erpicature, Cimature. Ancor più fondamentale in queste realtà è l’introduzione della sistema di guida satellitare e dei visori ottici sugli strumenti (es sarchiatrici), al fine di migliorare la precisione nel diserbo meccanico. Queste tecniche non saranno da disdegnare neppure nella coltivazione convenzionale, in quanto potranno fornire un’arma in più nella gestione delle malerbe. Non tralasciamo poi la riduzione dell’impiego di fertilizzanti (soprattutto azotati), pertanto dovremo prendere confidenza con tutta una serie di microorganismi utili (Batteri, funghi etc.) che ci aiutino ad ottimizzare la nutrizione, contenendo le perdite (dilavamento, lisciviazione) oltre a tutti i vantaggi secondari (solubilizzazione P, microelementi, stimolazione radicale etc.).
Parla Boieri
Ma ecco cosa ne pensa il titolare della Boieri S.n.c. di Novara: «Nei confronti delle infestanti, per quanto riguarda le Alisme nella zona di Novara e Vercelli siamo riusciti a contenere il problema con l’impiego di Florpyrauxifen-benzyl in pre-emergenza, oltre a pretilaclor e cycloxydim. Di recente stiamo valutando un nuovo principio attivo, il benzobyciclon, con azione residuale che sicuramente ci darà un valido aiuto nella difesa. Per quanto riguarda i Giavoni, principale problematica del mondo risicolo, è fondamentale intervenire tempestivamente (pre-emergenza) seguendo le indicazioni e modalità riportate in etichetta. Per quanto riguarda le Cyperaceae (C. esculentus e C. serotinus) abbiamo problemi di resistenze alle solfoniluree. In ogni caso il consiglio è quello di intervenire tempestivamente per contenere il più possibile le popolazioni resistenti».
Incubo Farm to Fork
La recente normativa comunitaria Green Deal ed il Farm to Fork impongono nel breve futuro un’ulteriore riduzione dei Prodotti Fitosanitari di sintesi (- 50% entro il 2030) e dei fertilizzanti di origine minerale (-20% entro il 2030): «Come fornitori di mezzi e soluzioni per l’agricoltura, stiamo puntando molto sulle soluzioni innovative – commenta Boieri -; crediamo che l’introduzione dell’Agricoltura 4.0 e della tecnologia di precisione (guida satellitare e sistemi di visione ottica), siano fondamentali affinché le aziende agricole possano migliorare i propri sistemi di distribuzione di Prodotti Fitosanitari e fertilizzanti. Inevitabile il vantaggio economico derivante (contenimento della spesa ad ettaro), grazie alla distribuzione mirata dei prodotti. Altro aspetto da iniziare a considerare sarà l’uso di Microorganimsmi utili, penso ad esempio ai Batteri azotofissatori, che potrebbero aiutarci in fase di riduzione progressiva delle unità di N distribuibili ad ettaro, ma non solo». Autore: Vittoria Percivalle