La vicenda del rinnovo dei vertici dell’Ente Risi tiene banco nelle discussioni degli operatori ma dal Ministero delle politiche agricole non è uscita al momento alcuna indicazione. Abbiamo sentito il direttore generale dell’Ente, Roberto Magnaghi (foto piccola), per fare il punto della situazione dal punto di vista giuridico-amministrativo. Ecco cosa ci ha risposto.
In quale data il mandato dell’attuale presidenza e consiglio d’amministrazione è scaduto ?
Il 2 febbraio.
in questo momento in quale regime giuridico si trova l’Ente?
Siamo in un regime di prorogatio degli organi amministrativi.
Cosa comporta questo regime per le attività ?
Comporta la pura e semplice gestione ordinaria, ossia l’Ente funziona perfettamente ma non possono essere assunte decisioni “strategiche”, come la dismissione di un immobile, che incide sulla consistenza patrimoniale dell’Ente.
Entro quale data dovrà essere nominato dal Mipaaf un commissario o un presidente?
La data entro la quale dovrebbero essere rinnovati gli organi apicali è il 20 marzo.
Non sarà possibile avere un presidente per quella data, giusto?
Mi pare evidente.
E allora?
E allora il Ministero, cui compete la nomina, può procedere entro quella data a nominare un commissario e può procedere a nominare il nuovo Cda, salvo tenere la nomina in sospeso fino alla nomina del presidente, che invece prevede un iter più lungo e complesso.
Oggi ci sono i termini necessari per nominare un nuovo Cda?
Per la nomina del Cda ci sono, perché dipende solo dal Ministro delle politiche agricole, sentiti gli aventi diritto di esprimere un parere, che sono le rappresentanze del settore e la conferenza Stato-Regioni.
Invece non ci sono i tempi per il Presidente, giusto?
Non ci sono per la nomina del Presidente, che prevede l’indicazione da parte del Ministro, quindi la comunicazione al Presidente del Consiglio che porta la nomina in Consiglio dei Ministri, la comunicazione alle Commissioni parlamentari competenti, che hanno 30 giorni per esprimere un parere, ivi compreso il silenzio assenso, dopo di che la nomina torna al Presidente del Consiglio e passa sul tavolo del Presidente della Repubblica, poiché essa avviene attraverso un decreto presidenziale, che a sua volta dev’essere registrato dalla Corte dei Conti in 45 giorni…
In breve, quanto ci vuole per nominare il nuovo presidente da quando Martina fa il nome a Renzi?
Più o meno quattro mesi.
Però nel frattempo può nascere il Cda.
Può avvenire, ma è più sicuramente razionale far coincidere la nomina del Cda con quella del Presidente, perché entrino in funzione e scadano insieme.
Ergo, tra qualche giorno avremo un commissario all’Ente Risi?
Allo stato, è l’unica possibilità. (Nella foto, il cda uscente) (16.03.15)