La campagna risicola italiana è iniziata sotto i migliori auspici, almeno dal punto di vista tecnico. Se sul piano degli investimenti non è avvenuta la flessione temuta – ma sull’orientamento varietale c’è ancora molta da lavorare per arrivare a un equilibrio tra domanda e offerta che soddisfi tutti – su quello agronomico la situazione appare sotto controllo. Ce lo conferma Dario Manuello (foto piccola), field crop expert cereali e risodi Syngenta Italia: “L’andamento climatico primaverile caratterizzato da temperature alte e da assenza di eventi piovaschi – dice – ha favorito le operazioni di preparazione del terreno, ormai concluse in quasi in tutto l’areale risicolo. Questa favorevole situazione ha consentito l’inizio delle semine a partire dai primi giorni di aprile; le temperature miti registrate nelle prime settimane di aprile hanno poi favorito la germinazione del riso appena seminato mentre le piogge cadute in questi ultimi giorni hanno promosso la germinazione dei risi seminati su terreni in asciutta”. Non è del tutto scontato l’aspetto fitopatologico: “È importante tener presente che questo anticipo di stagione – conferma infatti Manuello – ha un impatto, oltreché sullo sviluppo del riso, anche su quello concomitante delle infestanti. Risulta pertanto fondamentale monitorare i propri terreni e intervenire con il diserbo in post-emergenza il prima possibile ovvero già a partire dalla prima-seconda foglia del riso in modo da controllare tempestivamente le malerbe che, essendo ancora poco sviluppate, risultano maggiormente sensibili all’attività dei prodotti erbicidi”. (04.05.14)
A QUALCUNO PIACE CLASSICO
A Milano i massimi della voce Carnaroli e similari raggiungono i 106 €/q lordi. Un prezzo in difetto rispetto agli scambi Carnaroli Classico